Ritiro Usa: Mosca e Ankara studiano le mosse

Una delegazione di alto livello del governo turco si recherà a Mosca sabato prossimo per discutere dei recenti sviluppi in Siria e del ritiro Usa con le massime autorità russe. Lo ha riferito ieri, in conferenza stampa ad Ankara, il portavoce del partito Giustizia e Sviluppo (Akp) al potere in Turchia, Omer Celik.

L'incontro

Ne faranno parte il ministro degli Esteri turco, Mevlut Cavusoglu, l'assistente presidenziale, Ibrahim Kalin, il ministro della Difesa, Hulusi Akar, e il direttore dell'intelligence (Mit), Hakan Fidan. La visita della delegazione segue l'annuncio del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, del ritiro delle truppe di Washington dalla Siria. Celik ha detto che dopo questi colloqui sarà organizzato anche un incontro tra il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, e il suo omologo russo, Vladimir Putin

Nel mirino

L'intelligence turca pianifica da mesi un attacco da parte di alcune fazioni dell'opposizione siriana fedeli ad Ankara contro le milizie curde delle Unità di protezione del popolo (Ypg), legate al Partito siriano dell'Unità Democratica (Pyd), considerate da Ankara organizzazioni terroristiche al pari del Partito dei lavoratori curdi (Pkk), una formazione bandita anche da Stati Uniti e Unione europea. Secondo gli analisti, il ritiro delle truppe statunitensi dalla Siria, finora alleate delle formazioni curdo-arabe in lotta contro l'Isis, permetterà alla Turchia di portare a termine l'offensiva.