Revocata la pena di morte per la sposa bambina

La Corte d'Appello del Sudan ha commutato la pena di morte inflitta a Noura Hussein in una pena detentiva di 5 anni. Lo rende noto il legale della donna, Abdelaha Mohamad, alla Bbc. Noura, 19 anni, era accusata di avere ucciso suo marito, perchè violentata. Sua madre, Zainab Ahmed, ha espresso felicità per la Corte che ha risparmiato la vita a sua figlia. Noura fu costretta a sposarsi a 16 anni con suo cugino. Il suo caso suscitò scalpore a livello internazionale. L'Onu chiese al Governo sudanese di risparmiare la vita di Noura.

Secondo quanto emerse, la giovano viveva con il marito da sei giorni quando questi la violentò con l'aiuto di un fratello, di un altro parente e di un testimone, che la tenne ferma. Noura voleva fare la maestra, ma a 16 anni i suoi genitori la costrinsero al matrimonio. Per mettersi in salvo si rifugiò a casa di una zia. Tre anni dopo, i genitori la riportarono indietro con l'inganno e la consegnarono al marito padrone.

Dopo sei giorni di violenze e abusi lei, per non subire altro, lo accoltellò a morte e fuggì dai suoi genitori che la consegnarono di nuovo alla polizia, rinnegandola e rifiutandosi di prendere le sue difese. Alla lettura della sentenza di morte anche il giudice – racconta un testimone su Twitter – chiese alla famiglia dell'uomo di perdonare Noura, ma i parenti rifiutarono.