Ramallah, un 13enne palestinese ucciso da soldati israeliani

Un ragazzo palestinese di 13 anni è stato ucciso da fuoco israeliano nella sera di giovedì a nordovest di Ramallah, in Cisgiordania. La vittima è Bahaa Samir Badr e il direttore del Centro medico di Ramallah, Ahmed al-Beitawi, ha spiegato che il giovane è stato colpito da un proiettile al torace durante scontri con l’esercito dello Stato ebraico nella cittadina di Beit Liqya, a ovest di Ramallah. Dopo la notizia della morte del tredicenne si sono intensificati gli scontri tra israeliani e palestinesi nella zona. Secondo testimoni, i militari di Tel Aviv hanno sparato e lanciato gas lacrimogeni contro i contestatori colpendo il ragazzo, che è stato trasferito in ospedale e lì è deceduto per le ferite riportate. Altri palestinesi hanno sofferto di insufficienza respiratoria per i gas lacrimogeni lanciati contro di loro.

Secondo l’agenzia di stampa Maan, l’uccisione del giovane porta a 42 il numero dei palestinesi uccisi dalle forze israeliane in Cisgiordania oltre ai più di duemila che hanno perso la vita durante i 51 giorni di guerra con Hamas nella Striscia di Gaza. Dall’inizio del 2014, riferisce sempre l’agenzia di stampa, oltre 4.300 palestinesi sono stati feriti da soldati israeliani nella Cisgiordania, più di 11mila quelli in due mesi a Gaza.