Quattro arresti per i fatti di Charlottesville

E'passato poco più di un anno dagli scontri di Charlottesville, un episodio che aveva scatenato un'ondata polemica e, soprattutto, la morte di una giovane manifestante, coinvolta nell'incidente provocato da un suprematista bianco che, durante la dimostrazione, aveva lanciato la sua auto contro una folla di contro-manifestanti antifascisti a circa 800 metri dal luogo del raduno, uccidendo Heather Heyer e ferendo altre 19 persone. Un episodio per il quale quattro uomini sono stati arrestati con l'accusa di incitamento alla violenza alla manifestazione cosiddetta Unite the Right dello scorso anno nella città dello Stato della Virginia.

Le accuse

Secondo quanto riferito dai procuratori, i sospetti (Benjamin Drake Daley, Michael Paul Miselis, Thomas Walter Gillen e Cole Evan White) avrebbero fatto parte del Rise above movement e avrebbero utilizzato i social network per promuovere ideali di violenza durante la manifestazione dell'agosto del 2017. Alcuni di questi, secondo quanto riportato in conferenza stampa dal procuratore Thomas T. Cullen, avrebbero già in precedenza assunto atteggiamenti simili, sobillando le folle attraverso internet e venendo per questo identificati come “rivoltosi seriali”. I quattro sospetti, secondo quanto spiegato da Cullen, avrebbero poi partecipato alla manifestazione, esibendosi in atti di violenza fisica ai danni di altre persone. Il procuratore ha ricordato che, sia pure in modo non attribuibile ai quattro, tre persone sono rimaste uccise nella sequela di eventi provocati dalla manifestazione.

Processo entro l'anno

Intanto, proseguono le indagini su quanto accaduto quel giorno a Charlottesville, evento che aveva suscitato una scia lunghissima di polemiche ai danni del presidente Trump, reo di non aver condannato immediatamente i suprematisti bianchi per l'accaduto e, successivamente, per aver mantenuto un atteggiamento ambiguo sulla vicenda. Il procuratore Cullen ha fatto sapere che tre degli imputati sono stati arrestati nel sud della California, mentre il quarto è stato fermato a San Francisco. Il processo a loro carico potrebbe svolgersi entro la fine dell'anno, con possibilità di pene che, secondo il procuratore, potrebbero arrivare fino a 10 anni di detenzione.