Provocazione delle Farc: il logo del partito proiettato sulla Cattedrale di Bogotà

Il viaggio apostolico che Papa Francesco intraprenderà domani in Colombia ha già prodotto un primo risultato, con l’annuncio della tregua tra il Governo di Bogotà e l’Eln, l’Esercito di liberazione nazionale, una delle fazioni guerrigliere di matrice marxista ancora attive nel Paese sudamericano. Il cessate il fuoco sarà in vigore dal 1. ottobre al 12 gennaio 2018: 102 giorni in cui saranno intensificate le trattative avviate a Quito per mettere fine alle ostilità come già accaduto con le Farc.

Le Farc verso le elezioni

E proprio le Forze armate rivoluzionarie della Colombia hanno compiuto un passo importante con la costituzione di un partito politico. Come ha fatto notare mons. Ruiz Arenas nella sua intervista a In Terris, per arrivare a una pace duratura è opportuno che anche le Farc partecipino a elezioni democratiche. Tuttavia, la prima manifestazione pubblica del nuovo partito (che si chiama Fuerza Alternativa Revolucionaria del Común, ovvero… Farc) ha sollevato perplessità e polemiche. Una manifestazione che ha richiamato migliaia di sostenitori in Plaza de Bolivar, il cuore della capitale colombiana, su cui si affaccia la Cattedrale primaziale che sarà un “luogo privilegiato dell’incontro tra Papa Francesco e il popolo”, come ha dichiarato il decano mons. Juan Miguel Huertas Escallón. Proprio sulla facciata della Cattedrale, però, è arrivato quello che può essere considerato un vero e proprio oltraggio.

Il logo sulla Cattedrale

In occasione del lancio del nuovo nome e del direttivo, le Farc hanno organizzato un megaconcerto durante il quale è stato invocato a gran voce Timochenko, il leader delle Farc che ha poi tenuto il suo discorso. Ed è stato presentato il logo del partito, una rosa con al centro una stella a cinque punte sopra la scritta FARC. La polemica riguarda le modalità di questa presentazione: il logo, di chiara ispirazione comunista, è stato infatti proiettato sulla Cattedrale.

La reazione della Chiesa

Un vilipendio che ha provocato forte sdegno tra i fedeli. A farsi portavoce del malcontento causato dalla provocazione delle Farc è stato il presidente del Tribunale Ecclesiastico di Bogotá, mons. Pedro Mercado, attraverso un tweet: “#FARC hanno proiettato il logo comunista sulla Cattedrale di #Bogotá. Atto di violenza ideologica e irrispettosa provocazione. Ripudio totale!“. Parole che a loro volta hanno innescato reazioni critiche alle quali il sacerdote ha replicato affermando che lui “sostiene la riconciliazione” tuttavia “non si possono accettare l’abuso e la mancanza di rispetto” perché la Cattedrale “va rispettata e questo riguarda tutti i partiti”.