PROFUGHI, LA MACEDONIA PENSA AD UN “MURO” AL CONFINE CON LA GRECIA

La Macedonia come l’Ungheria. Infatti per contrastare il flusso incessante di migranti e profughi da sud, il governo del Paese sta esaminando la possibilità di erigere una barriera “difensiva” alla frontiera con la Grecia, analoga a quella innalzata dall’Ungheria al confine con la Serbia. Lo ha detto il ministro degli Esteri macedone Nikola Poposki.

In un’intervista al settimanale ungherese “Figielo”, ripreso da media serbi, Poposki ha espresso la chiara intenzione della Macedonia di far ricorso a un tipo di “difesa fisica” contro la marea di migranti, anche se – ha osservato – non sarebbe una decisione a lungo termine. Alternativo al “muro”, ha aggiunto il ministro macedone, potrebbe essere il dispiegamento dell’esercito al confine greco, o le due cose insieme.

Nel frattempo migliaia di migranti, incluse molte famiglie con bambini, si preparano a entrare in Macedonia dalla Grecia sotto piogge torrenziali, dopo che le autorità greche sono riuscite a registrare circa 17.000 che si trovavano sull’isola di Lesbo permettendogli di proseguire il loro viaggio in Europa. Circa 7.000 persone aspettano nel fango in un campo vicino al villaggio greco di Idomeni per attraversare il confine ed entrare in Macedonia, mentre altri continuano ad arrivare.

Circa 3.000 sono accampati intorno alla stazione di Idomeni, dove affollano il bar e la biglietteria, in attesa di salire su un treno che attraversi la Macedonia verso l’Ungheria. Altri 4.000, molte famiglie con bambini piccoli, bustoni o bagagli, in attesa di ottenere il via libera dalla polizia di confine macedone, hanno utilizzato di tutto per cercare di ripararsi dall’acqua: buste dell’immondizia, teli di plastica, perfino qualche ombrellone da spiaggia. Le autorità greche hanno valutato quest’ondata di profughi – 17.000 registrati in entrata sull’isola di Lesbo – la più massiccia mai vista in una volta sola.