Politiche: è sfida Sanchez-Casado

Saranno 37 milioni gli spagnoli chiamati alle urne per il rinnovo del Parlamento per la terza volta in 4 anni.

La sfida

Tra i candidati premier, oltre all'uscente Pedro Sanchez (Psoe), ci sono: il leader dei Popolari, Pablo Casado, quello di Podemos, Pablo Iglesias, e il candidato di Ciudadanos, Albert Rivera. Sanchez è il più “anziano”, a 47 anni di età, ed è in politica dal 2000, quando è stato uno dei delegati al 35esimo Congresso del Psoe che elesse come segretario generale José Luis Rodríguez Zapatero. Il primo incarico di Sanchez è stato quello di consigliere al Comune di Madrid, nel 2004. Casado, invece, 38 anni, è il presidente dell'altro partito “tradizionale” spagnolo, il Pp, dal 2018. Casado ha aderito al Pp nel 2003, di cui dal 2005 al 2013, è stato dirigente a Madrid di Nuevas Generaciones, l'organizzazione giovanile del partito. Nel 2011 è stato eletto deputato alle Cortes Generales e nel giugno 2015 è stato nominato vicesegretario generale della Comunicazione. Pablo Manuel Iglesias Turrión, 40 anni, è fra i fondatori nel 2014 di Podemos, di cui è segretario. In passato, è stato membro dell'Unione delle Gioventù comuniste di Spagna e parte del movimento no-global. Dal 2015 siede come deputato in Parlamento. Infine, Rivera, a 39 anni è il presidente di Ciudadanos dal 2006, anno in cui è stato anche eletto nel Parlamento della Catalogna. Ne è rimasto membro fino a che non si è dimesso prima delle elezioni parlamentari 2015, nelle quali è stato eletto deputato.

Favorito

Se al momento i sondaggi indicano il Psoe di Sanchez come il primo (31,5%, tra i 134 e i 139 seggi, circa 50 in più rispetto a tre anni fa), a complicare il quadro saranno le alleanze. Il premier spagnolo potrebbe doversi alleare con gli eletti da formazioni nazionaliste per restare alla Moncloa, visto che un asse con la sinistra radicale di Podemos (12,1% nei sondaggi potrebbe non essere sufficiente per ottenere la maggioranza. Potrebbero dunque essere i catalani e i baschi a consentire la nascita di un esecutivo di sinistra. Ma si tratta di uno scenario non senza problemi. I rivali di Sanchez lo hanno infatti tacciato di legami con “i nemici della Spagna” (gli indipendentisti catalani) e di volere “liquidare” il Paese. 

Destra

Crolla invece nei sondaggi il Pp di Casado, a causa del maxi scandalo di corruzione che lo ha colpito. Nelle intenzioni di voto il partito risulta al secondo posto col 20,1% (con 81-86 seggi), in netto calo rispetto alle elezioni del 2016. La destra liberale di Ciudadanos è in terza posizione nei sondaggi, accreditata al 13,9% delle preferenze. Il partito, insieme a Podemos, ha perso molti consensi a causa del boom registrato dal controverso partito di estrema destra e nazionalista, Vox, di Santiago Abascal, in sorprendente crescita in un Paese che ha vissuto, nel suo passato recente, l'esperienza della dittatura franchista.