PIL CINESE IN LIEVE CALO, L’ECONOMIA TORNA STABILE

Dopo due giorni di festività (giovedì 3 e venerdì 4) per commemorare i 70 anni della capitolazione del Giappone nella seconda guerra mondiale, la Cina ha riaperto oggi la Borsa, ma non è stata una seduta positiva, in quanto lo Shangai Composite index ha perduto 1,2 punti percentuali. nel frattempo l’ufficio nazionale di statistica cinese (Nbs) ha rivisto al ribasso al 7,3% dal precedente 7,4% la crescita del Pil del 2014. Nonostante i listini delle borse altalenanti e l’annuncio dell’ufficio di statistica, la Commissione per lo sviluppo e le riforme (NDRC) ha voluto rassicurare i mercati affermando che l’economia cinese sta mostrando dei segni di stabilizzazione in quanto il consumo di energia e il mercato immobiliare stanno mostrando segni di ripresa.

Inoltre l’Ufficio di statistica ha comunicato che il prodotto interno lordo rivisto l’anno scorso è stato pari 63,61 trilioni di yuan (10 trilioni di dollari), in calo di 32,4 miliardi di yuan, in base a una stima preliminare che però potrebbe essere rivista. Le industrie primarie hanno rappresentato il 9,2 per cento della struttura Pil, valore invariato rispetto al calcolo preliminare. Il settore secondario ha rappresentato il 42,7 per cento del Pil, in crescita di 0,1 punti percentuali rispetto al calcolo preliminare, mentre il settore terziario ha rappresentato il 48,1 per cento, in calo di 0,1 punti percentuali dalle statistiche precedenti.

L’anno scorso ha segnato così per l’economia cinese la più debole espansione annuale da 24 anni a causa di un rallentamento dei prezzi degli alloggi, un calo della domanda interna e delle esportazioni, e con una crescita rallentata al 7 per cento nella prima metà del 2015, il Paese si prepara ad una “nuova normalità” con un periodo di crescita più lento ma di più elevata qualità. In un messaggio per rassicurare il mercato, la National development and reform commission ha ribadito che la seconda economia più grande del mondo si sta stabilizzando, citando la stabilizzazione del trasporto ferroviario di merci e un mercato immobiliare in riscaldamento come prova per il miglioramento.