Paura in Cile, terremoto magnitudo 7.6. Rientrata l’allerta tsunami

Paura in Cile, dove una violenta scossa di terremoto si è registrata alle ore 11.22 locali. L’epicentro è stato registrato a circa 45 chilomentri dalla città di Puerto Quellon, nella regione di Los Lagos. A riportare la notizia è l’istituto geofisico americano Usgs, che ha indicato che l’ipocentro è stato individuato a una profondità di circa 15 chilometri. Immediatamente le autorità cilene hanno diramato un’allerta tsunami e poco dopo l’agenzia per le emergenza ha ordinato l’evacuazione nelle aree di Biobio, Los Rios e Aysen. Oltre 4 mila persone sono state allontanate dalle loro case.

Le immagini mostrate dalla rete 24horas mostrano imponenti danni alle infrastrutture dell’area: si vedono strade in cui si sono aperte profonde fenditure e porzioni di asfalto scivolate di lato. Forutnatamente non si hanno notizie di feriti o vittime. Poche ore dopo, l’agenzia cilena per le emergenza ha revocato l’allerta tsunami.

Inoltre, l’Istituto Geologico Usa (Usgs) ha dato notizia di un’altra scossa di 5,4 gradi della scala Richter verificatasi 21 minuti prima in Cile ma molto più a nord, a 147 km da Iquique, 1.480 km a nord della capitale. Il Cile è uno stato ad alta sismicità: il 16 settembre 2016 un terremoto di 8,3 gradi della scala Richter seguito da uno tsunami colpì il nord del Paese uccidendo 15 persone. Nel 2010 un’altro sisma di magnitudo 8,8, a sua volta seguito da uno tsunami, uccise più di 500 persone. INoltre nel Paese si verificò il più forte terremoto mai registrato: 9,5 gradi della scala Richter il 22 maggio 1960 a Valdidivia e solo grazie al fatto che colpì un’area scarsamente popolata, causò 3.000 vittime.