Pakistan: pugno di ferro delle autorità contro i talebani

Le istituzioni pakistane reagiscono con decisione all’attentato talebano in una scuola militare di Peshawar del 16 dicembre scorso. I media locali hanno diramato la notizia secondo cui Mullah Fazlullah, leader del movimento talebano Tehrek-e-Taliban Pakistan (TTP), potrebbe essere stato ucciso in un raid dell’aviazione del Pakistan nel suo nascondiglio in Afghanistan. Lo rivelano fonti dell’intelligence. Il premier Nawaz Sharif – Primo Ministro della repubblica islamica del Pakistan dal 2013 – ha ribadito, nelle scorse ore, che la campagna militare in Nord Waziristan contro le basi talebane, iniziata nel giugno scorso, “continuerà fino a che non saranno eliminati tutti i terroristi”.

Il raid dell’aviazione pachistana rappresenta la risposta del governo all’attentato alla scuola militare in cui sono morte 141 persone, quasi tutti bambini e ragazzi, e ne sono rimaste ferite più di 120. “Abbiamo scelto con attenzione l’obiettivo da colpire con il nostro attentato – hanno dichiarato i terroristi all’indomani della strage – perché il governo sta prendendo di mira le nostre famiglie e le nostre donne. Vogliamo che provino lo stesso dolore”. L’attacco era stato condotto da sei kamikaze pesantemente armati. Il gruppo aveva ingaggiato una sparatoria con gli uomini dell’esercito intervenuti nella scuola quando uno dei talebani aveva deciso di farsi esplodere all’interno dell’edificio provocando così una carneficina. Le forze di sicurezza avevano poi ucciso gli altri cinque terroristi.