Operazione contro i tunnel di Hezbollah

Vasta operazione dell'esercito israeliano per distruggere i tunnel sotterranei di Hezbollah al confine con il Libano. 

Scudo del nord

Un portavoce delle Forze Armate, il tenente colonnello Jonathan Conricus, ha spiegato ai giornalisti che questi “tunnel d'attacco”, di cui non ha precisato il numero, non sono ancora operativi e che la popolazione del nord d'Israele non ne è minacciata. Conricus ha aggiunto che l'esercito ha stabilito una zona militare chiusa nel settore interessato e ha rinforzato la sua presenza, ma non ha mobilitato i militari della riserva. Nessuna indicazione specifica è stata data alla popolazione civile israeliana. “Abbiamo lanciato l'operazione Scudo del nord per evidenziare e sventare la minaccia dei tunnel d'attacco dell'organizzazione terrorista Hezbollah che passano sotto la frontiera del Libano verso Israele”.

Dibattito su Gaza

La scoperta di questi tunnel, riporta il quotidiano israeliano Haaretz, consente di guardare sotto una nuova luce le riunioni del gabinetto per la sicurezza sul cessate il fuoco con Hamas a Gaza. Secondo il giornale, sarebbe stata proprio la presenza di questa potenziale minaccia a far desistere il governo dall'avviare un'operazione su vasta scala nella Striscia. La maggior parte dei ministri avrebbe concordato che un'offensiva avrebbe comportato il rischio di un'escalation su due fronti. Contrario a questa valutazione l'allora ministro della Difesa, Avigdor Lieberman – dimessosi dopo l'annuncio della tregua – secondo cui l'intervento a Gaza rappresentava una priorità assoluta.

Il piano

I militari hanno spiegato di essere a conoscenza dal 2006 del fatto che Hezbollah stesse costruendo tunnel di attacco. Da allora il capo del “Partito di Dio“, Hassan Nasraallah, parla di un piano per conquistare diverse parti della Galilea, nel nord di Israele, in un futuro eventuale conflitto.