Onu: “Israele indaghi su diritti umani violati a Gaza”

Il Comitato dei diritti umani delle Nazioni Unite ha inviato un appello al governo di Israele chiedendogli di indagare sugli ultimi tre conflitti a Gaza e sulle violazioni commesse durante gli scontri e intimandolo a “evacuare gli insediamenti in Cisgiordania”. Il Comitato ha pubblicato il suo appello al termine della 112ma sessione a Ginevra, durante la quale ha esaminato la conformità degli atti d’Israele con i dettami del Patto internazionale sui diritti civili e politici adottato nel 1966 ed entrato in vigore dieci anni più tardi. La Convenzione definisce cinque categorie di diritti umani: la protezione dell’integrità fisica dell’individuo;
l’imparzialità del giudizio; la protezione contro le discriminazioni basate sul sesso, l’etnia o la religione, e quelle di altro genere; la libertà di pensiero, di parola, di associazione, di stampa e di riunione e il diritto di partecipazione politica.

Il Comitato ha chiesto di revocare il blocco a Gaza, oltre che le restrizioni alla circolazione delle persone e delle merci. La commissione Onu sostiene che Tel Aviv “dovrebbe garantire un’indagine indipendente e imparziale sulle violazioni dei diritti umani commesse durante le operazioni militari nella Striscia di Gaza nel 2008-2009, 2012 e nel 2014”. “Coloro che hanno fatto errori – si legge nella relazione – in particolare le persone nei posti di comando, siano perseguiti e sanzionati in modo commisurato alla gravità degli atti commessi”. Il rapporto ha anche invitato Israele a “riconsiderare i confini precedenti la Guerra dei sei giorni del 1967 e che le attività d’insediamento vengano fermate, così come l’espropriazione della terra palestinese”.

Israele, da parte sua, non ha accettato le richieste del Comitato. Il premier israeliano Benyamin Netanyahu, rivolgendosi all’Onu, ha affermato che “il Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite ha tradito la sua missione di proteggere gli innocenti” diventando “il consiglio per i diritti dei terroristi”. Lo scontro dialettico di queste ultime ore non fa altro che evidenziare come i rapporti tra Israele e Usa continuino a essere tesi da quando, durante la guerra a Gaza, il Pentagono ha sospeso le forniture urgenti di missili per Tel Aviv.