Omicidio a Ferguson, diritti civili violati. Obama apre un’indagine

[cml_media_alt id='2291']this-is-the-version-of-the-ferguson-missouri-shooting-that-police-dont-want-you-to-hear[/cml_media_alt]L’amministrazione Obama ha deciso di aprire un’indagine sui metodi usati dalla polizia di Ferguson, la cittadina del Missouri dove un agente dalla pelle bianca ha sparato, uccidendolo, il diciottenne afroamericano disarmato Michael Brown. Il piccolo sobborgo operaio di 20 mila abitanti ai margini di St. Louis, dopo il tragico 9 agosto, è stato teatro sia di manifestazioni pacifiche, sia di dimostrazioni violente e saccheggi seguiti dalla repressione della polizia armata, tanto che il governatore del Missouri ha dovuto dichiarare lo stato di emergenza e l’intervento della Guardia Nazionale.

Secondo il Washington Post gli investigatori del Dipartimento di giustizia dovranno accettare se ci siano state violazioni dei diritti civili. Brown, disarmato, fu ucciso con sei colpi di pistola, quattro al petto e due alla testa. Obama nei giorni scorsi aveva dato indicazione di avviare una revisione delle forniture di giubbotti antiproiettile, mezzi anti-mina, blindati, fucili automatici e altri equipaggiamenti, verificando anche che gli agenti siano qualificati per usare attrezzature del genere che rendere i poliziotti più simili a dei militari. L’aumento delle armi in dotazione alle forze dell’ordine è avvenuto dopo gli attacchi terroristici dell’11 settembre 2001, quando il governo iniziò a pompare miliardi di dollari verso i dipartimenti di polizia in tutto il Paese, considerandoli in prima linea nella guerra al terrorismo.

Le immagini utilizzate in forma anonima negli articoli sono in parte prese da internet allo scopo puramente descrittivo/divulgativo. Se riconosci la proprietà di una foto e non intendi concederne l’utilizzo o vuoi firmarla: invia una segnalazione a direttore@interris.it