Offensiva su Mosul: “Settore est non ancora liberato, decine di quartieri sono in mano all’Isis”

Mosul est non è ancora stata completamente liberata dall’Isis. Un portavoce delle truppe che a ottobre hanno lanciato l’offensiva contro la roccaforte jihadista in Iraq ha smorzato gli entusiasmi con cui il comando militare aveva annunciato la riconquista del quadrante orientale della città. “Meno di dieci quartieri sono ancora controllati dallo Stato islamico, ma saranno riconquistati nei prossimi giorni”, ha affermato il generale Yahya Rasul.

“Il generale Shaghati (che aveva annunciato la liberazione ndr) – ha spiegato il portavoce Rasul – si riferiva alla conquista dei soli obiettivi assegnati alle forze anti-terrorismo sul lato est”. E non quindi, sembra di capire, alla totalità delle forze governative in campo. Fonti militari hanno nel frattempo annunciato che le forze anti-terrorismo hanno attaccato stamane la cittadina di Telkaif, a nord-est di Mosul, nelle mani del Califfato dal 2014.

Nelle ultime ore si è combattuto a Ghabat e in altre sacche di resistenza nella parte nord del settore est. Questo è separato dalla parte ovest dal fiume Tigri. Le due zone erano collegate da cinque ponti, danneggiati o distrutti dai raid aerei della Coalizione anti-Isis oppure dagli stessi miliziani jihadisti intenzionati a rallentare l’avanzata verso ovest dei governativi. Fonti militari irachene hanno riferito a tal proposito che nella base aerea militare di Qayyara, a sud di Mosul, sono già arrivati i barconi per costruire ponti di barche sul Tigri e avviare l’offensiva sulla riva occidentale.

Lo stesso premier Abadi ha confermato che a breve comincerà l’attacco nell’altra metà di Mosul. In questa zona però, a differenza della parte orientale, le forze governative dovranno entrare nei vicoli del centro storico di una delle città più antiche del Medio Oriente. La guerriglia urbana sarà assai più complicata nella zona ovest della roccaforte jihadista. Secondo fonti Onu, in città vivono ancora circa un milione di persone. Ma sono cifre che non possono essere verificate in maniera indipendente. Le agenzie umanitarie delle Nazioni Unite affermano che l’offensiva governativa su Mosul ha causato, dal 17 ottobre a oggi, lo sfollamento di circa 150 mila persone da Mosul est e dintorni.