Nuovo raid
contro Hamas

Un razzo lanciato da Gaza nel cuore della notte è caduto nel sud di Israele. Lo ha comunicato l'esercito dello Stato ebraico che ha puntato il dito contro Hamas, considerata responsabile per ogni violenza proveniente da Gaza. 

Raid

In risposta all'attacco, che non ha provocato vittime, l'aeronautica israeliana ha bombardato una postazione dei miliziani palestinesi. In particolare nel raid è stato colpito un centro di controllo vicino Beit Hanoun, nel nord della Striscia. Secondo la testimonianza di una residente, la sua casa vicina è stata colpita da due bombe e danneggiata ma non ci sono notizie di feriti

La nota

“In risposta al razzo lanciato contro il sud di Israele, l'aviazione ha preso di mira una posizione di Hamas in un'area meridionale della striscia di Gaza”, si legge in un comunicato pubblicato oggi dall'esercito israeliano. “L'esercito considera Hamas responsabile di tutti gli atti violenti provenienti dalla Striscia di Gaza”. Fonti delle forze di sicurezza palestinesi sostengono che i bombardamenti non hanno causato vittime.

Tensione alle stelle

Da quando, il 6 dicembre, il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump ha annunciato la propria decisione di riconoscere Gerusalemme come capitale di Israele, i miliziani islamici hanno sparato oltre 20 razzi contro Israele, un fatto definito dal ministro della Difesa israeliano, Avigdor Lieberman “il prezzo da pagare” per vedere riconosciuta la città come capitale dello stato ebraico. Non solo: l'amministrazione Usa ha anche tagliato i fondi destinati all'Unrwa, costola dell'Onu deputata al sostegno dei rifugiati palestinesi. Mossa accolta con soddisfazione da Israele ma aspramente criticata da Hamas, secondo il provvedimento rientra “nel pericoloso piano Usa volto a eliminare il diritto nazionale dei palestinesi e completare la decisione del presidente Donald Trump su Gerusalemme”. Giusto ieri Federica Mogherini (Alto rappresentante per le politica estera europea) ha annunciato che, se ci saranno le condizioni, l'Ue è pronta ad “aumentare il suo sostegno a Gaza”.