Nuovo cessate il fuoco

Nuovo cessate il fuoco a Tripoli, dove gli scontri erano ripresi nelle ultime settimane nonostante la tregua imposta dall'Onu. La notizia è stata diffusa dal dipartimento per la sicurezza di Tripoli e dalla “Forza di protezione“. Le milizie rivali, dallo scorso 26 agosto, si combattono nei quartieri meridionali della capitale libica. 

I dettagli

Secondo l'emittente Al-Arabiya, la nuova intesa prevede il ritorno della Settima Brigata a Tarhuna, 70 chilometri a sud est di Tripoli, e il ritiro della formazione di Badi dalle posizioni occupate nei pressi dell'aeroporto della capitale. Nella notte, la “Forza di protezione”, che comprende anche le milizie di Abu Salim e Rada, ha annunciato su Facebook che il ritiro dei due gruppi è stato completato.

Gli scontri

Gli scontri hanno opposto per giorni la coalizione di nove milizie a difesa del Governo di Accordo Nazionale del premier Fayez Al-Serraj prima al gruppo ribelle della Settima Brigata, proveniente dalla città di Tarhuna, e poi alla Brigata al-Samoud, guidata dal comandante Salah Badi, proveniente da Misurata. Almeno 115 persone sono morte e 560 sono state ferite a Tripoli dall'inizio degli scontri nella capitale libica, il 26 agosto, che hanno costretto 5.000 famiglie a lasciare le proprie case, pari a più di 20mila sfollati in tutta la città. Il cessate il fuoco mediato il 4 settembre dall'Onu è stato violato diverse volte dai firmatari dell'accordo.