Nuove minacce da Pyongyang: “Il missile sul Giappone è solo il preludio. Puntiamo a Guam”

Nuova escalation di tensione nella penisola coreana, alimentata dal nuovo test missilistico dello scorso 29 agosto che ha visto Pyongyang effettuare tre lanci. Due dei vettori sono esplosi subito, mentre il terzo ha sorvolato, a 550 chilometri di altezza, il Giappone.

Nuove minacce alla base militare di Guam

Dopo aver fatto per l’ennesima volta sfoggio dei suoi muscoli, la Corea del Nord ha annunciato che ha nuovi missili da testare nel Pacifico. L’agenzia di stampa nordcoreana Korean Central News Agency, ha scritto che il vettore che ha sorvolato il Giappone è stato solo “il primo passo per le operazioni militari nel Pacifico e un significativo preludio” all’obiettivo della base militare statunitense di Guam. Kim Jong Un, ha scritto l’agenzia di stampa, “ha sottolineato che la Repubblica Democratica di Corea continuerà ad osservare gli atteggiamenti degli Stati Uniti come già dichiarato e deciderà il suo futuro in base ad essi”.

L’Onu condanna fortemente i test

Il Consiglio di sicurezza dell’Onu ha fortemente condannato il lancio del missile da parte del regime di Pyongyang e ha chiesto a tutti gli Stati membri di attuare “pienamente, im modo rigoroso e veloce” le sanzioni imposte dalle Nazioni Unite. Prima della riunione d’emergenza del Consiglio di sicurezza dell’Onu, si sono susseguite le condanne internazionali, tra cui quella del segretario Onu, Antonio Guterres, e quella del ministro degli esteri italiano, Angelino Alfano. Inoltre sia la Russia che la Cina hanno “invitato” alla moderazione il regime di Pyongyang.

Cina: “No ad azioni unilaterali”

La Cina – storica alleata del regime di Pyongyang – ha annunciato che sosterrà “completamente e per intero” le risoluzioni del Consiglio di sicurezza dell’Onu sulla Corea del Nord. E’ quanto ha comunicato il ministro degli esteri cinese, Wang Yi, assicurando di voler lavorare a stretto contatto con gli altri componenti del Consiglio Onu. “Qualsiasi misura contro la Corea del Nord dovrebbe essere rispettosa della cornice definita dal Consiglio di sicurezza e attuata rispettando le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza”, mentre sanzioni unilaterali non sono in linea con il diritto internazionale, ha affermato il ministro Wang parlando a margine della presentazione dell’imminente summit dei Paesi del Brics.