NUOVA SCOSSA DI TERREMOTO IN NEPAL: SALE A 59 IL BILANCIO DEI MORTI

Sale a 59 il numero dei morti causati da una nuova scossa di terremoto che ha colpito il Nepal nelle prime ore della mattinata di oggi: 42 le vittime nel Paese, mentre 17 persone sono decedute in India. I feriti sarebbero almeno 1.117. L’epicentro è stato localizzato a 22 chilometri a sud est di Zham (Cina) e a circa 83 chilometri ad est della capitale, Kathmandu. Il sisma è durato circa un minuto e la magnitudo è di 7.4, in una zona che si trova alle falde dell’Everest. La scossa arriva a meno di venti giorni dal terremoto che ha devastato il Paese lo scorso 25 aprile causando migliaia di morti, decine di migliaia di feriti e molte città e villaggi sono stati completamente distrutti.

La scossa di oggi ha provocato il panico nella capitale, Kathmandu, dove molte persone sono scese in strada, l’aeroporto internazionale della città è stato chiusi per precauzione e decine di persone sono attualmente bloccate nello scalo.

Solo ieri il ministero dell’Interno del Paese ha annunciato che il numero delle vittime ha raggiunto quota 8.020, mentre i feriti sono stati 17.866. I distretti più colpiti sono quelli di Sindhupalchowk dove sono morte 3.107 persone, e Kathamandu con 1.222 vittime. Inoltre dal ministero hanno segnalato che sono oltre 296.903 le case private che sono andate completamente distrutte, mentre sono 10.803 le strutture pubbliche rase al suolo.

Il terremoto di magnitudo 7.4 avvenuto oggi in Nepal è legato al sisma del 25 aprile ed è avvenuto all’estremità orientale della faglia che si era attivata in quella data, inoltre è anche possibile che si sia attivata una faglia adiacente. E’ quanto emerge dalle prime analisi, ha detto il sismologo Alessandro Amato, dell’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv).

Finora sono avvenute diverse repliche, 4 o 5 delle quali di magnitudo intorno a 6. Il meccanismo che ha generato questo sisma risulta analogo a quello alle origini del terremoto del 25 aprile, cioè anche in questo caso si è risentito l’effetto del movimento della placca indiana, che spinge verso Nord, immergendosi sotto quella asiatica.