NEW YORK, IN AUMENTO GLI OMICIDI: EX CAPO DELLA POLIZIA ACCUSA IL SINDACO DE BLASIO

L’ex commissario di polizia di New York, Raymond W. Kelly, punta il dito contro il sindaco De Blasio per l’aumento degli omicidi, spiegando che si tratta “dell’effetto Ferguson”. Lo scorso anno infatti nella contea di St Louis un poliziotto aveva ucciso un adolescente nero disarmato, episodio che ha dato inizio ad una lunga serie di violenze.

Kelly, in un’intervista al NY Times, descrive la “riluttanza” degli agenti “a impegnarsi”. “Se non si impegnano non ci sono punizioni. La polizia sta reagendo a quello che è accaduto a Ferguson: non ha voglia di impegnarsi e questo si traduce in più violenza”, ribadisce l’ex commissario criticando De Blasio per i limiti imposti alla strategia dello stop-and-frisk, con la quale si può fermare e perquisire una persona.

E’ cosi che a un anno dall’omicidio di Michael Brown l’America si scopre un Paese ancora fortemente aggressivo. Gli omicidi sono tornati a salire e benché non siano stati raggiunti i picchi degli anni ’80 e ’90, gli esperti lanciano l’allarme e invitano a tenere sotto controllo la tensione.