Netanyahu: “Entro un anno sarà a Gerusalemme”

Entro il 2018 l'ambasciata degli Stati Uniti in Israele sarà trasferita a Gerusalemme. Lo ha detto Benjamin Netanyahu durante un colloquio con i giornalisti sull'aereo che portato il premier dello Stato ebraico da Nuova Delhi a Gujarat, nuova tappa del suo viaggio ufficiale in India

Trasferimento

Netanyahu ha rivelato che “lo spostamento dell'ambasciata degli Stati Uniti a Gerusalemme sarà molto più veloce di quanto si pensi: avverrà entro un anno da oggi”. Nelle sue dichiarazioni, il premier israeliano ha elogiato il cambio di rotta dell'amministrazione Trump in merito all'Iran e all'accordo sul nucleare avallato dal suo predecessore Barack Obama. “Sapete cosa accadrà, annullare l'accordo è ciò che ha detto di voler fare”, ha spiegato il premier.

Stretta sull'Urnwa

Netanyahu ha inoltra salutato con favore il taglio dei fondi statunitensi all'Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa). “Da 70 anni l'organizzazione perpetua la narrativa palestinese e l'abolizione del sionismo, e questa è la prima volta che gli americani la sfidano”, ha detto il premier israeliano. “E' bello che stiano facendo qualcosa che sfida questa organizzazione“. Ma la decisione di Washington, secondo il commissario generale dell'Unrwa Pierre Kraehenbuehl rappresenta una minaccia a “uno degli sforzi di sviluppo umano più riusciti e innovativi in Medio Oriente”, mette a rischio “l'accesso a scuole e servizi sanitari” e ha “un impatto anche sulla sicurezza regionale in un momento in cui il Medio Oriente affronta rischi e minacce multiple, in particolare un'ulteriore radicalizzazione”. Kraehenbuehl ha parlato di “sfida tremenda” affrontata dall'agenzia per “sostenere il suo mandato e preservare servizi chiave come istruzione e sanità per i rifugiati palestinesi”. 

In crisi

Non solo: il congelamento dei fondi Usa, secondo il portavoce dell'Urnwa Chris Gunnes, ha determinato la più grave crisi finanziaria nella storia dell'organizzazione stessa. “Finora da Washington sono arrivate assicurazioni circa 60 milioni di dollari, e non abbiamo notizia di altri contributi”. Il Dipartimento di Stato aveva in programma uno stanziamento di 125 milioni di dollari ma le reazioni palestinesi al riconoscimento americano di Gerusalemme quale capitale di Israele hanno spinto Trump, a decidere di tagliare i fondi umanitari. Nel 2017 Washington aveva contribuito all'agenzia per oltre 300 milioni di dollari.