Mogherini difende il Global Compact

Ci rammarichiamo per la decisione di alcuni stati membri dell'Unione Europea di non entrare o di non sostenere il Global Comapct sulle migrazioni”. Così l'Alto rappresentante per la politica estera, Federica Mogherini, durante un dibattito all'Europarlamento.

Non vincolante

L'ex ministra italiana degli Esteri ha sottolineato che “ci sono alcuni falsi miti su questo Compact”, innanzitutto perché “non è un quadro giuridicamente vincolante“. L'accordo che dovrebbe essere sottoscritto a Marrakech “non creerà nessun obbligo giuridico per gli Stati. Il Compact si fonda sul rispetto del diritto sovrano degli Stati di determinare le loro politiche sulle migrazioni“.

“Nessun conflitto”

Secondo Mogherini “se il nostro interesse nazionale è di governare le migrazioni per renderla ordinata, umana e sostenibile, allora il Global Compact è lo strumento più forte che abbiamo per difendere i nostri interessi nazionali”. Non c'è, quindi, per Lady Pesc “conflitto con gli interessi nazionali”. L'Ue crede “che gli interessi di tutti gli Stati membri saranno serviti meglio da questo quadro che servirà da base per la cooperazione a livello internazionale“, ha spiegato Mogherini. “Prima capiremo che abbiamo bisogno di partenariato e cooperazione” con i Paesi del Sud del mondo “meglio sarà per tutti. Siamo tutti nella stessa barca. Nessun Paese può agire da solo, né in Europa né nel mondo”, ha detto Mogherini. L'Alto rappresentante ha ricordato che fu l'Ue, nel pieno della crisi dei rifugiati nel 2016, a chiedere di dialogare e creare partnership con il resto del mondo sulle questioni migratorie e “abbiamo ricevuto una risposta positiva“.  Il Global Compact “rispecchia ampiamente gli obiettivi europei e le nostre preoccupazioni chiave”, ha concluso, sottolineando che il documento offre vie legali ai migranti, rafforza la lotta ai trafficanti di esseri umani e incentiva gli accordi di riammissione e rimpatrio.