Migranti, vertice a quattro a Parigi fra sostegno all’Italia e azione sul territorio

Focalizzazione concreta sul tema dei migranti (a partire dai loro Paesi d’origine) e pieno sostegno alla politica di intervento dell’Italia sulla rotta del Mediterraneo centrale. Dovrebbe essere questa, alla fine della giornata di discussioni a Parigi voluta dal presidente Macron, la linea adottata dai 4 partecipanti (oltre al nostro Paese, la Francia, la Germania e la Spagna) al meeting, da sottoscrivere nel documento finale preparato proprio in virtù del riconoscimento, da parte dei suddetti Paesi, dei meriti della Penisola nel far fronte al dramma dell’immigrazione. Dopo le tensioni degli ultimi mesi, dunque, sembra essersi finalmente disteso il clima fra Italia e Francia, particolarmente funestato dalle recenti vicende legate al blocco dell’acquisizione, da parte di Fincantieri, dei cantieri navali Stx dei Paesi della Loira. Una tematica che ha fatto discutere ma che, al summit parigino, non dovrebbe trovare particolari sbocchi di dialogo. Precedenza al tema caldo, quello dei migranti, sul quale urge un accordo che, stando alle premesse, potrebbe finalmente essere trovato.

Appoggio al Codice Minniti

“Il salvataggio in mare resta una priorità. Germania, Francia, Spagna e l’Alto rappresentante Ue si felicitano – si legge nel documento stilato, anticipato da ‘Ansa’ – per le misure prese dall’Italia nel pieno rispetto del diritto internazionale. Il codice di condotta in materia di salvataggi in mare è un passo avanti positivo che consente di migliorare coordinamento e efficacia dei salvataggi. I capi di Stato e di governo chiedono a tutte le Ong che operano in zona di firmare il codice e di rispettarlo”. Sostegno all’operato del Ministero dell’Interno italiano, quindi, fattore che segna il successo della politica di Minniti che, proprio nella giornata di ieri, ha sottoscritto un importante accordo con 14 sindaci libici, stilando un documento che verrà presentato da Gentiloni durante la due ore di Parigi.

Da Parigi alla Libia

Il summit sarà partecipato anche da alcuni Paesi africani, tra i quali Libia (presente il presidente Fayez al-Sarraj): la richiesta principale è la creazione di centri d’accoglienza modello hotspot in Libia e il contrasto al traffico di esseri umani, vero nodo cruciale delle discussioni in programma nella capitale francese. A questo proposito, l’azione di Minniti ha portato a una riduzione del numero degli sbarchi, nonostante le numerose polemiche attorno alla risposta arrivata da alcune ong che hanno deciso di non firmare il documento con le norme di condotta. Per questo i partecipanti al vertice inviteranno nuovamente coloro che non lo hanno fatto a sottoscrivere il codice, definito “un passo avanti positivo che consente di migliorare coordinamento e efficacia dei salvataggi”. Per le altre questioni in sospeso fra i due Paesi al di là e al di qua delle Alpi, le discussioni sono posticipate al 27 settembre.