MESSICO: LE ASSOCIAZIONI DEI GIORNALISTI CHIEDONO GIUSTIZIA PER L’ASSASSINIO DI ESPINOSA

Le associazioni di giornalisti messicane, insieme a numerose organizzazioni internazionali per i diritti umani, hanno fortemente condannato la brutale uccisione del fotoreporter Ruben Espinosa, trovato morto dopo essere stato torturato con altre 4 donne nella capitale messicana. I gruppi chiedono che sia fatta giustizia per questo ennesimo attacco violento contro i media del Paese sudamericano, segnato dai cartelli del narcotraffico.

Il reporter 32enne – che lavorava come fotografo per l’agenzia di stampa Cuartoscuro e il settimanale Proceso – da molto tempo denunciava la violenza contro la libertà di espressione da parte delle autorità di Veracruz. L’uomo è stato ucciso venerdì sera in un appartamento insieme alla sua amica Nadia Vera, un’attivista sociale che conviveva con altre due ragazze, e alla donna delle pulizie. I cinque sono stati tutti freddati con un colpo alla testa e i loro corpi – trovati con le mani e i piedi legati – presentavano segni di tortura.

Con Rubén sono 14 i giornalisti assassinati in Veracruz dall’entrata in carica del governatore Duarte Ochoa, nel dicembre 2010. Quattro di loro sono stati trovati morti nei primi sette mesi del 2015. E ieri, poche ore prima che in varie città del Paese si svolgessero manifestazioni per chiedere giustizia per Rubén e le 4 donne assassinate, in Veracruz un commando ha sparato contro la redazione – in quel momento deserta – del quotidiano Presente, e ha appiccato il fuoco causando gravi danni.