MERKEL-HOLLANDE NEL VERTICE SUI MIGRANTI: “GRECIA E ITALIA AGISCANO SUBITO”

La cancelliera tedesca Angela Merkel e il presidente francese Francois Hollande hanno invocato una risposta comune a quella che hanno definito come la più grave emergenza rifugiati che abbia mai colpito l’Unione europea dalla seconda guerra mondiale. I due leader si sono incontrati nella giornata di ieri a Berlino per un vertice straordinario per discutere sulle modalità migliori per affrontare le situazioni più critiche nei flussi dei migranti. Il tutto alla luce dei numeri pubblicati nei giorni scorsi, secondo i quali solo nel mese di luglio gli arrivi nell’Unione europea sono triplicati rispetto al 2014 e la Germania, in particolare, si troverà nell’anno in corso a gestire la cifra record di 800mila richieste d’asilo.

“Dobbiamo predisporre un sistema unificato per il diritto all’asilo”, ha dichiarato Hollande in una breve dichiarazione già prima dei colloqui, definendo l’afflusso dalle zone di crisi del mondo “una situazione eccezionale che durerà un po’ di tempo”. Angela Merkel ha affermato che la Germania e la Francia si aspettano che tutti i membri dell’Ue si conformino alle politiche esistenti per i rifugiati che governano l’alleanza “il più rapidamente possibile”.

In particolare, Merkel e Hollande chiedono a Italia e Grecia di attivare al più presto centri di registrazione per i migranti richiedenti asilo. I centri in questi Paesi “devono essere aperti quest’anno, senza ritardi”, ha affermato Merkel. Hollande ha sottolineato che la registrazione e la condivisione dei dati dei migranti sono necessarie per permettere agli Stati membri di adottare “decisioni precise” sulla concessione dell’asilo politico. Secondo la cancelliera, la Commissione Ue deve far rispettare le condizioni previste dal diritto di asilo: dalle registrazioni agli standard minimi per i centri di accoglienza e per gli approvvigionamenti sanitari.

Dure invece le parole contro le violenze avvenute in Sassonia nel fine settimana, davanti a un campo profughi a Heidenau, nell’est della Germania e “il clima di razzismo” in cui esse si sono sviluppate. Angela Merkel ha sottolineato di volerle “condannare con forza”: “E’ disgustoso vedere come gli estremisti di destra e i neonazisti stiano dando voce al loro odio”, ha aggiunto ancora.