MEDIO ORIENTE, LIEBERMAN: “VOGLIO UN CANALE DIRETTO CON I PALESTINESI”

Un canale per parlare direttamente con i palestinesi. E’ quello che vuole il ministro della difesa israeliano Avigdor Liberman che si è detto disposto a scavalcare sia Abu Mazen che la dirigenza politica di Ramallah. Con un annuncio fatto ai giornalisti ha così presentato quella che ha definito una nuova politica del “bastone e della carota” nei confronti dei palestinesi dopo la recente ondata di attacchi contro israeliani.

“Voglio – ha spiegato – contattarli direttamente e non attraverso la Muqata (il palazzo presidenziale, ndr). Parlare alla società palestinese direttamente e tagliare via gli intermediari. Se ci sono intellettuali, accademici, importanti rappresentanti comunali perché dovrei mai parlare a loro attraverso Abu Mazen?”.

Lieberman ha poi detto che il ministero ha approntato una lista di accademici, uomini d’affari e intellettuali con i quali lui intende “parlare personalmente”. E per gennaio prossimo è in preparazione un sito internet in arabo diretto ai palestinesi di Cisgiordania e Gaza. Di questo tipo di politica fanno parte anche provvedimenti per migliorare il servizio in alcuni check point da cui passano ogni giorno i palestinesi.

Accanto alla ‘carota’ il ‘bastone’: Lieberman ha confermato azioni come demolizioni di case, operazioni dell’esercito nell’Area A della Cisgiordania, confisca dei fondi usati per il terrorismo, arresti e cancellazione di permessi di lavoro alle famiglie dei terroristi. Infine, ‘bollino rosso’ per 15 villaggi palestinesi da cui nell’ultimo anno sono giunti, secondo il ministero della difesa, molti terroristi.