Mattis: “Soldati Usa al Sud non sono in discussione”

La presenza militare americana nella penisola coreana non sarà oggetto dello storico summit fra Donald Trump e Kim Jong-un in programma il prossimo 12 giugno a Singapore. 

Verso l'incontro

Il capo del Pentagono, Jim Mattis, ha assicurato che i 28.500 soldati presenti in Corea del Sud “non saranno sul tavolo qui a Singapore il 12 giugno, non devono esserci”, parlando in occasione dello Shangri-La Dialogue, in corso nella Stato/isola, dedicato alle tematiche sulla sicurezza in Asia. Trump, dopo aver ricevuto ieri alla Casa Bianca l'inviato nordcoreano Kim Yong-chol che gli ha consegnato una lettera personale di Kim, ha affermato che nel vertice sarà discussa, tra gli altri temi in agenda, anche la fine della Guerra di Corea (1950-53), chiusa con l'armistizio e non con un vero e proprio trattato di pace. Il Nord ha lamentato a lungo che anche i militari americani sono uno degli ostacoli sul percorso della pace regionale e della riunificazione della penisola.

I soldati restano

Mattis ha detto che la questione sulla riduzione della presenza militare Usa nella penisola coreana “è soggetta all'invito di Seul ad averla lì, e la discussione tra Usa e Corea del Sud, è separata e distinta dai negoziati in corso con la Corea del Nord”. Il capo del Pentagono ha aggiunto che gli alleati potrebbero trattare la materia in futuro, con progressi significativi negli sforzi di ridurre le sfide alla sicurezza regionale, in un riferimento apparente ai piani nucleari e missilistici del Nord. “Ovviamente, se la diplomazia può fare il suo lavoro, se può ridurre le minacce, se possiamo ristabilire la ricostruzione della fiducia con qualcosa di verificabile, allora naturalmente questo tipo di questioni possono emergere conseguentemente tra due democrazie sovrane, come Corea del Sud e Usa”, ha aggiunto. Parlando in un'altra sessione, il ministro della Difesa di Seul, Song Young-moo, ha osservato che le truppe americane sono un “fatto separato dal nodo nucleare nordcoreano” e che sono un elemento chiave dell'alleanza, avendo giocato e giocando un ruolo importante su pace e sicurezza regionali, ipotizzando una evoluzione del ruolo in vista dei preparativi di una nuova era.