Mali, attacco contro base Onu

E' di venti persone, tra cui 18 peacekeeper, il bilancio delle persone che sono rimaste ferite questa mattina in un attacco missilistico contro una base delle Nazioni Unite nella regione settentrionale di Kidal, in Mali. La notizia è stta riportata dalla Bbc, che cita un portavoce dell'Onu. Nell'attacco, che per il momento non è stato rivendicato, sono stati feriti gravemente sei peacekeeper, ha sottolineato il portavoce. Ieri, l'inviato delle Nazioni Unite per la regione ha dichiarto al Consiglio di sicurezza che gli attacchi nel Sahel sono aumentati di cinque volte dal 2016. 

Escalation di violenze in Africa occidentale

L'attacco contro la base delle Nazioni Unite in Mali, però, sembra non essere un episodio isolato, ma parte di un escalation di violenze che sta colpendo tutta l'Africa Occidentale. Infatti, l'inviato dell'Onu per l'Africa occidentale e il Sahel, Mohamed Ibn Chambas, ha affermato che la regione ha vissuto “un'impennata devastante degli attacchi terroristici contro obiettivi civili e militari” negli ultimi mesi. E' quanto riporta Al Jazeera, aggiungendo che Chambas ha parlato ieri al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite di “violenza terroristica senza precedenti“. Chambaas, inoltre, ha affermato che gli attacchi sono aumentati di cinque volte in Burkina Faso, Mali e Niger dal 2016, con oltre 4.000 morti registrati nel 2019 rispetto a una stima di 770 decessi tre anni prima. In Burkina Faso, poi, i morti sono aumentati ancora più drammaticamente: dai circa 80 nel 2016 agli oltre 1.800 nel 2019. “L?attenzione geografica degli attacchi terroristici si è spostata verso est, dal Mali al Burkina Faso, e sta minacciando sempre di più gli stati costieri dell'Africa occidentale. tra gli ultimi attacchi, l'attentato di lunedì sulla strada nella regione centrale del Mali, Alatona, vicino al confine con la Mauritania, ha causato la morte di almeno cinque soldati. Oltre 140 soldati maliani sono stati uccisi in attacchi armati da settembre. Sabato, un attentato dinamitardo sul bordo di una strada in Burkina Faso ha ucciso 14 persone, tra le quali sette bambini e quattro donne. Alla Vigilia di Natale e sempre in Burkina Faso, 35 civili, principalmente donne, sono stati uccisi a seguito di un attacco a un avamposto militare nella provincia settentrionale di Soum. Chambas ha dunque esortato i leader della regione a dare seguito agli impegni assunti per combattere il terrorismo, affermando che “è il momento di agire“.