Madrid a Puigdemont: “Risposta chiara entro giovedì o scatta l'art.155”

Il governo spagnolo non considera valida, per mancanza di chiarezza, la risposta contenuta nella lettera che il presidente catalano, Carles Puigdemont, ha consegnato a Madrid come risposta alla richiesta di Rajoy di definire se avesse dichiarato, o meno, l’indipendenza.

Santamaria: “Chiarezza entro i termini”

A parlare è la vicepremier spagnola, Soraya Sáenz de Santamaria (il premier Rajoy è in Galizia per gestire la problematica degli incendi che fino ad oggi hanno provocato 9 morti), che in una conferenza stampa ha dichiarato: “Puigdemont risponda con chiarezza, non è difficile. Il presidente catalano deve revocare la dichiarazione di indipendenza. È nelle sue mani evitare quanto si attende entro giovedì”. Santamaria, infatti, ha confermato che il 19 ottobre scadrà il secondo ultimatum al presidente catalano prima dell’attivazione dell’articolo 155 della costituzione che, de facto, sospende il governo di Barcellona e l’autonomia catalana, destituisce il presidente e prendere il controllo dei Mossos d’Esquadra. Anche il ministro della giustizia, Rafael Català, prima del discorso della vicepremier, aveva detto che il governo spagnolo non considera valida, per mancanza di chiarezza, la risposta contenuta nella lettera che il presidente Puigdemont, ha dato alla richiesta di Madrid di definire se avesse dichiarato, o meno, l’indipendenza lo scorso martedì.

Puigdemont prende tempo

Negli ultimi tre giorni Puigdemont ha studiato, con alleati e consiglieri, come rispondere al governo di Madrid. Le pressioni sono fortissime da entrambe le parti: la sinistra secessionista, come riportato dalla stampa spagnola, esige che il presidente catalano risponda “con una fuga in avanti”, ovvero “annullando la ‘sospensione’ dell’indipendenza che aveva annunciato martedì e proclamando subito la ‘Repubblica’“. L’ala moderata, invece, vorrebbe dare spazio a un possibile negoziato, evitando di bruciare fin da subito qualsiasi ponte”. Tuttavia, quello che più preoccupa i catalani è il rischio di un crollo economico dopo la fuga delle sedi sociali di 550 imprese.

La lettera di Puigdemont: “Due mesi per negoziare”

In una lettera inviata al primo ministro spagnolo, Mariano Rajoy, il leader catalano Carles Puigdemont aveva chiesto l’avvio di un dialogo tra il Governo centrale e quello catalano nei prossimi due mesi. Il contenuto della lettera, nella quale viene richiesto un incontro il prima possibile al primo ministro spagnolo, è stato reso noto dai media catalani. Nella lettera, di fatto, Puigdemont non risponde alla richiesta fatta da Rajoy, che aveva dato un ultimatum fissato alle 10 di oggi, su un chiarimento relativo alla effettiva dichiarazione di indipendenza della Catalogna dopo il referendum dello scorso 1 ottobre.