L’UE STRIGLIA LA GRECIA: “PROGRESSI INSODDISFACENTI”

L’Unione europea gela la Grecia: “il lavoro prosegue ma non siamo soddisfatti del livello di progressi raggiunto finora”, a dirlo è stato il portavoce del presidente Jean Claude Juncker, aggiungendo che “il lavoro deve intensificarsi”. Infatti in vista dell’Eurogruppo di Riga del 24 aprile i negoziati devono intensificarsi per cercare di fare veri passi avanti, e per ora i contatti “sono in corso” a tutti i livelli, anche se il Brussels Group non si riunirà fisicamente. Si tratta di un “processo interattivo”, che ha l’obiettivo di raggiungere un accordo tecnico che “consenta di convocare una riunione dell’Euro Working Group”, che potrebbe passare la palla ai ministri per lo sblocco degli aiuti, ha precisato Junker. La trattativa, a partire da oggi, potrebbe anche avere qualche progresso nei vertici più alti, visto che ora i massimi livelli politici sono tutti a Washington e potrebbero avere nuove interazioni che producano i progressi sperati.

Sembra infatti che la Grecia avrebbe approcciato in maniera informale il Fondo monetario internazionale a Washington, chiedendo di dilazionare i pagamenti dovuti a maggio, ma si sarebbe vista chiudere la porta in faccia. A riferirlo è il Financial Times, secondo cui il Fmi avrebbe suggerito ad Atene di non fare alcuna richiesta specifica per un rifinanziamento dei pagamenti, pari quasi a un miliardo di euro in due tranche nel prossimo mese.

Intanto I titoli di Atene a 2 anni volano al 27% sui timori di un default il 24 aprile, massimo dal 2012, mentre il decennale sale di 30 punti base al 12,4%, massimo dall’aprile 2013, in un mercato in allerta sull’ipotesi “Grexit”, e lo spread decennale è a 1.225 punti base.