Lotta alla corruzione in India: messe fuorilegge le banconote da 500 e 1000 rupie

Decine di milioni di persone sono cadute nel panico dopo l’annuncio a sorpresa con cui il primo ministro indiano, Narendra Modi, ha dichiarato che le banconote da 500 e 1.000 rupie (rispettivamente 6,7 e 13,5 euro) non avranno più valore legale. L’inaspettata misura – che ha lasciato basita buona parte della popolazione – mira a combattere il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo.

Per cercare di mettere un freno alle ondate di panico che si sono scatenate tra gli abitanti, il primo ministro indiano – in un discorso alla televisione – ha annunciato che dal 10 novembre fino al 30 dicembre quantitativi illimitati di queste di banconote potranno essere depositati in conti bancari e postali. Inoltre, in sostituzione dei due tagli diventati “fuorilegge”, saranno emessi nuovi biglietti da 500 e 2.000 rupie.

Coloro che avranno depositato il denaro contante presso banche e poste presentando una carta di identità, per le prime settimane potranno prelevare solo 10.000 rupie in un giorno o 20.000 in una settimana, e poi via via il sistema di prelievo dovrebbe tornare normale. Subito dopo l’annuncio di Modi, centinaia di migliaia di persone di tutte le città indiane si sono precipitate ai Bancomat (ATM) per ritirare tutto il possibile in biglietti da 100 rupie e per depositare tutte le banconote da 500 e 1.000 rupie in loro possesso.