Lotta al terrorismo, Abadi: “Sconfitta dell’Isis entro fine anno”

“Entro la fine di quest'anno assisteremo alla sconfitta del gruppo terroristico di Daesh in Iraq”. Lo ha detto il primo ministro Haidar al Abadi, dopo una riunione del governo. “Abbiamo liberato aree – ha aggiunto – che le forze irachene non erano state in grado di raggiungere a partire dai giorni successivi alla caduta del passato regime, nel 2003″. Nei giorni scorsi le forze lealiste irachene hanno strappato all'Isis la regione di Hawija, a sud-ovest di Kirkuk, dopo avere riconquistato nei mesi precedenti Mosul, l'ex “capitale” del sedicente Stato islamico in Iraq, e poi Tal Afar, più a ovest.

Secondo l'Onu dall'inizio del conflitto contro il Califfato si contano più di 5,4 milioni di sfollati in Iraq.  “Niente è più importante di proteggere i civili colpiti dal conflitto” ha dichiarato Lise Grande, vice rappresentante speciale della Missione delle Nazioni Unite in Iraq. “Il diritto umanitario internazionale è chiaro. Deve essere fatto tutto ciò che può assicurare che le persone siano al sicuro e che abbiano l'assistenza necessarie” ha aggiunto Grande, spiegando che gli operatori umanitari sono preoccupati per casi di violenza sessuale, punizioni collettive e restrizioni sulla libertà di movimento.

Baghdad deve anche fare i conti con la situazione in Kurdistan, che chiede l'indipendenza dopo la celebrazione del referendum. “Non ci saranno negoziati (con i curdi) fino a quando non saranno annullati i risultati della consultazione” ha detto Abadi. “Non possiamo rimanere in silenzio con le braccia conserte mentre continuano i tentativi di frammentare il Paese”, ha aggiunto il premier. Oltre il 90 per cento dei votanti si è espresso a favore dell'indipendenza nel referendum organizzato il 25 settembre dalle autorità della regione autonoma del Kurdistan iracheno.