Londra firma l’estradizione per Assange

Il ministro dell’interno inglese Sajid Javid ha firmato la richiesta di estradizione che il governo degli Stati Uniti ha presentato per Julian Assange, il giornalista fondatore del sito Wikileaks che nel 2010 avrebbe pubblicato documenti riservati e coperti dal segreto di Stato. Si tratta di un atto formale, visto che il giudizio aspetta al tribunale, come sottolinea lo stesso ministro britannico ad in un’intervista rilasciata alla Bbc. “C'è una richiesta di estradizione dagli Stati Uniti che sarà al vaglio del tribunale domani, ma ieri ho firmato l'ordine di estradizione, l'ho certificato”, ha concluso.

Il processo

Domani inizierà il procedimento, tuttavia non si sa neppure se Assange potrà essere presente date le precarie condizioni di salute che hanno indotto di recente le autorità a farlo ricoverare nel reparto ospedaliero del carcere inglese di massima sicurezza in cui è rinchiuso. Al momento il giornalista sta scontando una condanna a 50 settimane per aver violato i termini della cauzione nel 2012, quando si rifugio nell'ambasciata dell'Ecuador a Londra.

Il conflitto

La firma sull’atto del ministro darà la priorità alla richieste provenienti dagli Usa rispetto ad un’ipotetica domanda di estradizione della Svezia. Il giornalista infatti, è coinvolto in un altro procedimento giudiziario riguardante un ipotetico stupro, sempre negato. Un procedimento penale controverso già bloccato dopo che una corte di Uppsala aveva negato un nuovo mandato di arresto, ritenendo insufficienti gli indizi d'accusa.

Il caso

La questione dell’estradizione del giornalista comunque non finirà domani. L'opposizione già preannunciata dagli avvocati di Assange sarà molto dura. I legali, da diverso tempo, denunciano l'azione di Washington come una persecuzione e un tentativo di vendetta. Nel 2010 Wikileaks pubblico un enorme numero di documenti del Pentagono che dimostravano alcuni crimini di guerra commessi da soldati Usa nelle guerre in Iraq e Afghanistan.