L’ISIS MINACCIA ANCORA LA STORIA DELL’UOMO: “DISTRUGGEREMO LE PIRAMIDI”

L’Isis minaccia di distruggere le piramidi in Egitto. In un video diffuso in rete il Daesh ha mostrato la demolizione con l’esplosivo del tempio babilonese di Nabu, in Iraq, risalente a 2.500 anni fa. Le immagini sono state fatte circolare dal sito di monitoraggio Vocativ. Nelle scene finali si la grande piramide di Giza, vicino al Cairo, mentre un jihadista afferma che verranno fatti saltare in aria “gli antichi siti costruiti dagli infedeli”.

Il tempio di Nobu, dedicato al dio babilonese della saggezza, era situato vicino a Nimrud, un’antica città nella piana di Ninive, una trentina di chilometri a sud di Mosul, dove i miliziani dello Stato islamico avevano già compiuto distruzioni con i bulldozer lo scorso anno. L’Isis ha compiuto negli ultimi due anni distruzioni di antichi monumenti nei territori sotto il suo controllo in Iraq e in Siria, compresa Palmira, con la motivazione che si tratta di opere di civiltà preislamiche considerate idolatre.

In diversi casi sono stati denunciati anche trafugamenti da parte degli uomini del Califfato di antichi reperti destinati ad essere venduti sul mercato nero internazionale. Alcuni giorni fa il quotidiano panarabo Al Hayat ha scritto che i jihadisti hanno portato via due statue monumentali d’epoca assira che decoravano una delle porte delle antiche mura di Ninive, nei pressi di Mosul.

L’Egitto, che in questo periodo sta vivendo una vera e propria crisi del turismo, ha cercato di minimizzare l’accaduto. Una fonte del ministero dell’Interno ha dichiarato al quotidiano Al Youm che i siti archeologici sono “sicuri e controllati 24 ore su 24″. Ciò rende difficili che in questi siti si verifichino atti di sabotaggio”. La stessa fonte ha sottolineato l’alto livello della sicurezza ricordando che “nei mesi scorsi si è riusciti ad impedire un’operazione terrorista al tempio di Luxor”, aggiungendo infine che “l’area delle Piramidi è sorvegliata da 197 videocamere”.