L’Iran sfida gli Usa

Ancora tensioni tra Stati Uniti e Iran. Secondo la Cnn, in possesso di immagini satellitari, l'Iran starebbe per lanciare nello spazio un nuovo satellite, nonostante una messa in guardia degli Usa, secondo i quali una tale mossa potrebbe portare a nuove sanzioni americane contro la Repubblica islamica. L'emittente americana riferisce che secondo alcuni esperti le immagini ad alta definizione registrate tra il 5 e il 7 gennaio da Planet Labs, mostrano un'attività intorno al centro spaziale iraniano 'Imam Khomeini' simile a quella che precedette un altro lancio, nel 2017. I media iraniani hanno detto da parte loro che i preparativi sono in corso per il lancio, che dovrebbe avvenire con un missile Simorgh a due stadi entro la fine dell'anno persiano, che si conclude il 20 marzo prossimo.

Una settimana fa da parte del segretario di stato Usa, Mike Pompeo, era giunto un avvertimento all'Iran a non procedere con la messa in orbita del satellite e di cessare quelli che ha definito “lanci provocatori”. Il capo della diplomazia americana ha anche invitato l'Iran a porre fine ad ogni “attività legata ai missili balistici”. Pomepo aveva affermato attraverso una nota: “Gli Stati Uniti non staranno a guardare, le politiche distruttive del regime iraniano mettono a rischio la stabilità e la sicurezza internazionali“. E poi ancora: “Consigliamo al regime di riconsiderare questi lanci provocatori e cessare tutte le attività legate ai missili balistici al fine di evitare un più profondo isolamento economico e diplomatico“. I lanci di questi vettori sono una delle ragioni principali per le quali il presidente Donald Trump ha deciso nel maggio scorso di abbandonare l'accordo sulle attività nucleare della Repubblica islamica imponendo nuove sanzioni al Paese. Ma il ministro degli Esteri iraniano Mohammad Javad Zarif ha respinto quest'ultimo avvertimento, su Twitter ha scritto che “il lancio dell'Iran di veicoli spaziali – e test missilistici – non è in violazione della (Risoluzione) 2231″ dell'Onu nei confronti di Teheran.