LIBIA: TRIPOLI BOCCIA IL PIANO LEON. PACE PIU’ LONTANA

No del Congresso nazionale libico al programma di transizione politica presentato dall’inviato dell’Onu, Bernardino Leon, per porre fine alla crisi. Ieri sera, nel corso di una conferenza stampa convocata Tripoli, i rappresentanti del Congresso hanno riferito che la loro “delegazione a Rabat ha deciso di respingere la proposta di Leon perché non rispetta” il punto di vista del loro governo. I delegati hanno asserito di “essersi seduti al tavolo del dialogo con la volontà di arrivare a un accordo nonostante fossero in corso i raid aerei su Tripoli”.

Il partito libico di Giustizia e Costruzione, legato ai Fratelli musulmani, ha poi chiesto a Leon di ritirare il suo piano per la pace. Secondo il partito islamico “il programma ignora i contenuti di tutte le nostre iniziative per il dialogo e ripropone quelli che erano i motivi principali per cui è scoppiato il conflitto nel paese facendoci ritornare al punto di partenza”. Per i Fratelli musulmani non si può ignorare la sentenza della Corte costituzionale che invalida il parlamento di Tobruk, riconosciuto invece dal piano di Leon.