Libia: “L'Italia è un Paese amico”

L'Italia è tra i cinque Paesi ritenuti “alleati” a cui Fayez al Sarraj, presidente del Consiglio presidenziale del Governo di accordo nazionale libico, ha inviato una lettera che è un invito alla cooperazione. Lo ha reso noto l'ufficio stampa del governo di Tripoli, che ha elencato gli Stati destinatari della missiva: accanto all'Italia, anche Algeria, Turchia, Regno Unito e Usa. 

Respingere le aggressioni

A quelli che Sarraj definisce “Paesi amici”, il presidente del Gna chiede di attivare gli accordi di cooperazione in materia di sicurezza per respingere l'aggressione nei confronti di Tripoli da parte di “qualsiasi gruppo armato che opera al di fuori della legittimità statale. Il riferimento, nemmeno troppo velato, è a Khalifa Haftar, l'uomo forte della Cirenaica che da mesi si prepara a entrare in città. Sarraj ha sottolineato che questo stato d'incertezza ha portato le organizzazioni terroristiche come Stato islamico e al Qaeda a radicarsi nel territorio: “l'offensiva su Tripoli ha fornito loro l'opportunità e il cliama appropriato per tornare in Libia, dove la loro attività è aumentata”. 

Turchia vicina

Intanto la Turchia, nella persona di Recep Tayyip Erdogan, ha comunicato nei giorni scorsi di essere disponibile ad intervenire per supportare il Gna, qualora lo avesse richiesto. Al Sarraj ha ringraziato Erdogan e nella missiva ha confermato che ieri si è tenuto il Consiglio dei ministri del Gna per attivare un protocollo di intesa sulla sicurezza concordato con la Turchia nel novembre scorso. Pochi giorni fa, Di Maio ha visitato il Paese per cercare di raggiungere un'intesa.