Libia, “golpe municipale militare” a Misurata: rimosso il consiglio comunale

Golpe militare municipale” a Misurata, città chiave della crisi libica. E’ quanto emerge da informazioni diffuse da un sito libico e da commenti di un analista dell’European Council on Foreign Relations (Ecfr). Si tratta di un fatto che potrebbe complicare il processo di coinvolgimento del generale Khalifa Haftar nella riunificazione della Libia.

Il Consiglio militare di Misurata, assieme fra l’altro all’Unione dei combattenti rivoluzionari, al Dipartimento della sicurezza ad altre istituzioni, ha “annunciato la rimozione del Consiglio municipale”, riferisce il sito Libya Observer. “Le istituzioni comunali continueranno a lavorare normalmente senza alcun contatto con il Consiglio municipale”, che sarà rimpiazzato da un “comitato direttivo” fino a “nuove elezioni”.

La deposizione è stata motivata col rifiuto del Consiglio comunale di trattare con contestatori che dal 16 marzo protestano contro la delegazione a due composta dal sindaco, Mohamed Eshtawi, e da Hassan Shaba, “ex-alleato di Gheddafi”, i quali hanno rappresentato la città in un accordo di cessate il fuoco mediato dal Consiglio presidenziale del premier Fayez Al Sarraj, scrive ancora il sito. “E’ una notizia da prendere con le pinze, nel senso che il sindaco è regolarmente al lavoro, ma ci sono state contestazioni molto forti”, ha avvertito Matteo Toaldo, analista senior presso l’Ecfr.