L’H1N1 miete vittime in India, 926 morti da inizio gennaio

Il numero delle vittime in India della febbre suina, causata dal virus H1N1, ha raggiunto quota 926 a partire da gennaio 2015, mentre sono 16.235 i contagiati. Ne ha dato notizia l’agenzia di stampa Pti. Gli Stati indiani più colpiti dall’epidemia sono il Rajastan con 234 vittime, il Gujarat con 231e infine il Madhya Pradesh con 127 morti.

Il problema è stato ieri al centro di un dibattito in Parlamento, con il governo che ha definito “seria” la situazione ma ha chiesto di non provocare allarmismo. L’ inflenza suina aveva causato moltissima preoccupazione nel 2009, quando causò circa 6 mila morti in tutto il mondo, ma poi l’allarme rientrò e si pensava che il virus fosse sotto controllo. Ora il governo ha deciso di monitorare la situazione e ha inviato squadre di esperti nelle zone rurali, per aiutare le autorità sanitarie locali a controllare la diffusione dell’epidemia.

La suina è una delle forme influenzali più aggressive, capace di scatenare vere e proprie pandemie nel mondo animale e tra gli esseri umani. Il virus ha diverse varianti, una di queste, nel 1918 scatenò la grande epidemia di “spagnola” che in un anno uccise 50 milioni di persone in tutto il mondo. Nel 2009 scattò l’allarme a livello globale per il rischio di una nuova diffusione su larga scala, ma l’allerta si rivelò inutile visto che il numero di vittime era decisamente inferiore a quelle causate dall’influenza stagionale. I sintomi sono febbre improvvisa, di norma superiore a 38 °C, e manifestazioni respiratorie (tosse, mal di gola, raffreddore) associati ad almeno uno dei seguenti sintomi: mialgia ed artralgia, letargia e mancanza di appetito. Alcune persone colpite dal virus hanno anche riferito di mal di gola, nausea, vomito, diarrea (in particolare nei bambini) e mal di pancia.