L'Europa si affida a Mattarella

L'Unione europea guarda a Sergio Mattarella, considerato l'unica speranza a fronte di un quadro politico che da Bruxelles viene visto con crescente preoccupazione. “Abbiamo piena fiducia in Mattarella – è stato il primo commento di del portavoce di Jean Claude Juncker, Margaritis Schinas – che sarà in grado di facilitare la formazione di un governo stabile“.

Consigli?

Poi un passaggio più incisivo: “L'Italia ha un governo col presidente Gentiloni con cui collaboriamo strettamente”. Battuta che sembra quasi indicare al Quirinale quale strada battere: quella di un governo di larghe intese sul modello tedesco guidato dall'attuale premier. Schinas, che ha preferito non commentare le ultime parole di Matteo Salvini, ha poi informato che in giornata “ci saranno contatti con le autorità italiane“. Il vicepresidente della Commissione Ue, Jyrki Katainen, ha auspicato in un “governo il prima possibile” anche se “i risultati sono abbastanza complicati“. Secondo l'esponente dell'esecutivo Ue “è troppo presto per dire qualsiasi cosa in questa fase, vediamo qual è il risultato finale delle elezioni: una volta che avremo tutti i dettagli, dobbiamo metterci in contatto con il governo attuale e vedere come le cose si stanno muovendo. Sta a coloro che guidano i partiti in Italia trovare una coalizione che funzioni”. Quanto alla netta affermazione di partiti euroscettici o molto critici rispetto all'Europa, Katainen ha aggiunto che “c'è ancora molto tempo prima delle prossime elezioni europee, manca ancora più di un anno. Possono succedere molte cose. Ho imparato a non essere troppo pessimista: di solito si riesce a trovare modi per risolvere le situazioni difficili. Molte cose possono cambiare di qui alle prossime elezioni europee”.

Reazioni

Del post voto ha parlato anche il portavoce di Angela Merkel, Steffen Seibert. “L'Italia è un governo amico e un partner e ci auguriamo un governo stabile per il benessere del Paese e dell'Europa”. Dopo le difficoltà registrate in Germania per la riedizione della Grosse Koalition Cdu-Spd, l'auspicio espresso da Seibert è che almeno in Italia “servano meno di sei mesi” per il nuovo esecutivo. Per il presidente francese, Emmanuel Macron, il nostro Paese “ha sofferto della pressione che vive da mesi e mesi, incluso un contesto di forte pressione migratoria. Dobbiamo tenerlo a mente”. Anche Macron vuole aspettare “le decisioni del presidente Mattarella, a lui spetta la responsabilità di formare un nuovo governo“. Poi ha osservato: “Nel mondo in cui vediamo si possono difendere delle belle idee ma poi non si possono difendere facendo astrazione del contesto in cui viviamo”. 

Eurodelusi

Prima di Macron era stata la ministra francese per gli Affari europei, Nathalie Loiseau, ad analizzare l'esito del voto in Italia. “Ciò che colpisce è che questo Paese fondatore dell'Unione europea è in una fase di euro-delusione, non direi euroscetticismo. Ciò dimostra che ovunque in Europa i partiti tradizionali sono stanchi. C'è come una voglia di mandare tutti a casa e una sete di rinnovamento, lo vediamo dappertutto”. La sfida è quella di coinvolgere i cittadini nell'avvenire dell'Ue. “E' ciò che faremo ovunque in Europa, organizzeremo delle consultazioni quest'anno per fare in modo di sentire ciò che i popoli hanno da dire sull'Unione europea, ciò che apprezzano, le critiche, le proposte. Non dobbiamo lasciare gli estremisti dire 'sono il popolo', non c'è nulla di più pericoloso”. Secondo la ministra, gli elettori non dicono “necessariamente che non vogliono più Europa ma che vogliono un'Europa che funzioni diversamente rispetto a quella che hanno conosciuto finora”. A una domanda sui partiti populisti nel Vecchio Continente, Loiseau ritiene che non si debba “diventare ostaggi di questi partiti che agitano spauracchi a volte completamente irrazionali”.