L’attacco del Cremlino: Obama “ostile” verso la Russia

Alla vigilia della visita ufficiale del presidente russo a Belgrado, Vladimir Putin ha accusato il presidente americano Barack Obama di avere un’attitudine “ostile” verso Mosca. Le parole del capo di Stato russo sono apparse in un’intervista rilasciata al quotidiano serbo Politika e diffusa ieri sera dal Cremlino. Putin ha avvertito gli Stati Uniti e i loro alleati sui rischi derivanti dai “tentativi di esercitare dei ricatti sulla Russia” per la “stabilità strategica” del mondo.

Putin ha fatto riferimento al discorso pronunciato recentemente da Obama all’Assemblea generale dell’Onu, nel corso del quale il numero uno della Casa Bianca aveva citato tra le principali minacce mondiali quella che aveva definito “l’aggressione della Russia in Europa”, riferendosi alla crisi in Ucraina. Putin ribatte nell’intervista affermando che in Ucraina in febbraio “è stato compiuto un colpo di Stato anticostituzionale da parte dei nazionalisti e altre formazioni radicali”. Il presidente russo denuncia anche il crescente neonazismo in alcune parti d’Europa: “Fenomeno diventato abituale in Lettonia e negli altri Paesi baltici”. “Oggi – ha concluso dalle colonne del quotidiano – è nostro impegno comune opporci alla eroizzazione del nazismo”.

È grande l’attenzione delle diplomazie internazionali per la presenza di Putin oggi pomeriggio al vertice Asem, che riunisce oltre 50 capi di Stato e di governo di Europa e Asia al centro congressi della Fiera di Milano per focalizzare gli scambi commerciali da realizzare sull’asse dei due continenti. Venerdì, a margine dell’evento, dovrebbe avvenire il colloquio tra il presidente russo e il suo omologo ucraino Petro Poroshenko. Dal faccia a faccia si spera possa nascere una risoluzione della crisi in Ucraina orientale che vede contrapposte le forze di Kiev ai ribelli filo-russi dell’Est del Paese.