Lascia lo speaker del Parlamento, chiusa la crisi politica

Lo speaker del Parlamento somalo, Mohamed Sheikh Osman Jawari, ha rassegnato le sue dimissioni prima che alle camere approdasse una mozione di sfiducia presentata contro di lui. Si chiude così una fase particolarmente delicata per la politica del Paese africano. 

Passo indietro

“Ci eravamo appena riuniti per discutere la mozione contro Jawari – ha raccontato alla Reuters il deputato Dahir Amin Jesow – quando è arrivato il suo vice e ci ha letto la lettera di dimissioni”. Tira un sospiro di sollievo il ministro degli Affari costituzionali, Abdirahman Hosh Jibril, che in un tweet ha scritto: “Abbiamo applaudito, il passo indietro è stato approvato secondo la Costituzione. E' la fine della crisi politica”. In precedenza Jawari aveva provato a resistere, respingendo l'ipotesi delle dimissioni. “Non lavoro per loro – aveva detto – non ho intenzione di lasciare”. 

La crisi

La crisi parte da lontano, ma negli ultimi giorni aveva raggiunto livelli insostenibili. Le accuse contro l'ex speaker (in sostanza il presidente del Parlamento) erano di abuso di potere e ostruzione alla riforma costituzionale. Governo e Parlamento si sono scontrati per settimane. Jawari mantiene la sua posizione dal 2012 e si è contrapposto ad altri deputati su numerose questioni, compresa la mozione di impeachment presentata nel 2015 contro l'allora presidente Hassan Sheikh Mohamud.

Tensioni

La Somalia si trova in una situazione complicata sin dall'inizio degli anni 90, quando i signori della guerra rovesciarono il dittatore Mohammed Siad Barre. Oggi deve anche fare i conti con il gruppo terroristico al-Shabaab legato ad al Qaeda che conduce frequenti attacchi a Mogadiscio e in altre regioni, in una campagna per rovesciare il governo.