La vedova di Liu Xiaobo lascia il Paese

Liu Xia, vedova del premio Nobel per la pace e dissidente cinese, Liu Xiaobo – scomparso per un cancro un anno fa mentre scontava una pena di 11 anni – si è imbarcata a bordo di un'aereo e ha lasciato il suo Paese, dove sinora era tenuta agli arresti domiciliari.

La partenza

Xia è partita alle 11 del mattino, (le 5 in Italia), diretta a Berlino, con un volo della compagnia di bandiera finlandese, Finnair, secondo quanto riportano la Bbc in cinese e il quotidiano di Hong Kong. La detenzione della donna era iniziata pochi giorni dopo la notizia del conferimento del premio Nobel per la Pace al marito. Artista e poetessa, negli ultimi mesi, dopo la morte di Xiaobo aveva sofferto di problemi di salute mentale, secondo quanto riferito da amici e persone a lei vicine. Liu Xiaobo era scomparso lo scorso anno proprio in questi giorni, il 13 luglio 2017, a 61 anni, dopo il ricovero ospedaliero a Shenyang, nel nord-est della Cina per un tumore al fegato. L'attivista era stato condannato nel 2009 con l'accusa di incitamento alla sovversione del potere dello Stato.

Spiegazione ufficiale

Il governo cinese si è affrettato a chiarire che Xia è partita “di sua volontà” per sottoporsi a “cure mediche”. A una domanda sul possibile legame tra la partenza per la Germania della donna e la presenza a Berlino, in queste ore, del primo ministro cinese, Li Keqiang, che ieri ha incontrato il cancelliere, Angela Merkel  la portavoce del Ministero degli Esteri di Pechino, Hua Chunying, ha risposto che fra le due cose non esiste “alcun collegamento”.