La stretta sul diesel fa infuriare i tedeschi

Cresce il malcontento nei confronti Angela Merkel per le desione della cosiddetta “crisi del diesel“, nata sull'onda dello scandalo che ha coinvolto aziende di punta dell'industria automobilistica tedesca. 

Il sondaggio

Secondo un sondaggio di YouGov, il 65% dei cittadini teutonici ritiene che la cancelliera non faccia abbastanza per difendere gli interessi degli automobilisti. E ancora: il 72% non ha alcuna fiducia nel fatto che governo e industria automobilistica si accordino per un compromesso che possa fermare i divieti. Solo il 3% pensa che la cancelliera gestisca con forza la vicenda.

Le misure del governo

A inizio ottobre, il governo di Grosse Koalition ha varato un piano di misure volte a evitare i divieti di circolazione, che comprende sconti e facilitazioni da parte delle aziende automobilistiche per favorire la rottamazione di vecchi diesel in cambio di macchine ecologicamente più sostenibili. In più si richiede ai big dell'auto di rinnovare i sistemi tecnologici relativi al controllo delle emissioni: opzione, quest'ultima, prevalentemente rifiutata dalle aziende. I primi divieti di circolazione sono previsti per Stoccarda, Francoforte e Berlino.

Preoccupazioni

La preoccupazione dei cittadini relativamente alla qualità dell'aria nelle città della Germania rimane molto alta, evidenzia il sondaggio: per il 48% dei tedeschi la concentrazione di diossido di azoto nell'atmosfera è il maggiore problema da affrontare. Per il 37% il problema più urgente sono i divieti di circolazione, per il 32% è la perdita di valore dei vecchi diesel. Il 17% teme invece la prospettiva che nell'industria dell'auto vadano perditi molti posti di lavoro.

Risvolto politico

A detta degli analisti, la “crisi del diesel” ha un peso non indifferente sulle scelte politiche dei tedeschi. Domenica prossima si voteràin Assia, dove sono previste forti emorragie di voti sia per la Cdu del governatore Volker Bouffier, che per la Spd. Dal canto suo la cancelliera ha annunciato che cercherà di evitare divieti di circolazione quando le emissioni nocive superino solo “in quantità minimali” i limiti imposti dalla legge. A detta dei cristiano-democratici, questo potrebbe essere il caso di Francoforte e Berlino.