La nave “Open Arms” approda in Spagna

La nave Open Arms della ong Proactiva, con 310 persone a bordo, è approdata nel porto spagnolo di Algesiras, al termine di una navigazione iniziata il 21 dicembre, quando i migranti erano stati salvati al largo delle coste libiche. 

Natale a bordo

Foto e video postati dall'ente di beneficenza nei giorni scorsi hanno mostrato i migranti salvati che festeggiavano il Natale in mare ascoltando musica e cantando. Alcuni bambini indossavano cappelli rossi di Babbo Natale mentre si stringevano l'uno con l'altro sulla piccola nave di soccorso. La polizia identifichera' i migranti prima di trasferirli in rifugi. E' la prima volta da agosto che la Spagna ha permesso a una nave di salvataggio di una Ong di attraccare e scaricare migranti nel Paese.

La polemica

La Spagna ha dato disponibilità a farli sbarcare dopo che altri Paesi europei avevano chiuso le porte, fra questi Francia e Italia. “I porti italiani sono chiusi! Per i trafficanti di esseri umani e per chi li aiuta, la pacchia è finita”, aveva twittato il ministro dell'Interno, Matteo Salvini. Durissima la replica del fondatore di Proactiva, Oscar Camps: “Sappi che tra qualche decennio i tuoi discendenti si vergogneranno di ciò che fai e che dici”. “Ora dalla Ong spagnola con nave battente bandiera spagnola ricevo anche maledizioni sui miei figli. Confermo: i porti italiani sono chiusi” era stata la risposta di Salvini il leader leghista provocando un'ondata di critiche.

Viaggi della speranza

Ma i flussi non si fermano. Trentatré persone sono state salvate nei giorni scorsi al largo della Libia da SeaWatch, una delle Ong ancora attive. La “Professor Albrecht Penck”, nuova nave di Sea-Eye, da parte sua, ha ripreso le operazioni di salvataggio nel Mediterraneo centrale dirigendosi da Algeciras verso l'area Sar al largo della Libia, ha annunciato via Twitter l'Ong. Una nota di pietà è arrivata dalla Calabria. A Tarsia, provincia di Cosenza, sono iniziati i lavori di realizzazione del Cimitero internazionale dei Migranti, una struttura destinata ad accogliere le spoglie di chi è morto durante l'attraversamento del Mediterraneo. Il cimitero sarà intitolato ad Aylan, il piccolo profugo siriano annegato davanti alle coste turche nel tentativo di raggiungere l'Europa con la sua famiglia. Il simbolo di una storia infinita.