La Lega Araba chiederà risoluzione all'Onu

La Lega Araba ha deciso di chiedere al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite “una risoluzione che respinga” la decisione del presidente statunitense, Donald Trump, di riconoscere Gerusalemme come capitale di Israele. Lo ha affermato, durante una conferenza stampa al Cairo, il ministro degli Esteri dell'Autorità nazionale palestinese (Anp), Riad Malki, prima dell'inizio della riunione dei ministri degli esteri della Lega Araba. 

Abbas non incontrerà Pence

Malki, dopo aver confermato che il presidente dell'Anp Mahmoud Abbas ha deciso di non incontrare il vice presidente Usa, Mike Pence, ha affermato che con gli Stati Uniti “con questa decisione diventano parte del conflitto (tra palestinesi e israeliani, ndr) e cessano di svolgere il ruolo di mediatori nel processo di pace“. “Cercheremo un nuovo mediatore tra i nostri fratelli arabi e la comunità internazionale – ha aggiunto il ministro degli esteri dell'Anp -, un mediatore che possa aiutare a raggiungere una soluzione con due Stati”. 

Continuano le violenze nei territori palestinesi

Nel frattempo non accena a fermarsi l'escalation di violenze nei Territori palestinesi, nella giornata della collera sono stati oltre 750 i feriti in Cisgiordania, in base a quanto riferito dalla Mezzaluna rossa, mentre salgono a quattro le vittime sono state registrate a Gaza. Dalla Striscia, inoltre, sono stati sparati tre razzi in direzione del sud di Israele, dove l'allarme ha allertato i cittadini e l'Irond Dome ha deviato una delle testate (diretta verso Ashkelon). Un'altra, tuttavia, è caduta sulla città di Sderot colpendo un'automobile: un passante è stato ricoverato in ospedale per il forte choc subito, come riferito dal locale ministero della Sanità. Nel frattempo, il leader di Hamas Ismail Haniyeh ha nuovamente promesso battaglia,annunciando che quella definita come “la Santa intifada” avrà ulteriori risvolti rispetto alle sole manifestazioni della Striscia di Gaza.