La Grecia riparte, finita l'era del piano-aiuti

E'ormai prossima l'uscita della Grecia dal piano di aiuti economici avviato dalla Comunità per far fronte alla crisi. Domani sarà la data ultima, quella in cui il Paese chiuderà il programma di sostegno e inizierà ufficialmente il dopo-inflazione. Il tutto mentre gli analisti della Banca centrale ellenica continuano a monitorare la situazione, parlando di “molta strada da fare” prima che l'autonomia greca torni effettiva. E' stato in particolare il governatore Yannis Stournaras, intervistato da 'Kathimerini', a parlare della situazione in Grecia, a una manciata di ore dallo stop al programma europeo: il direttore ha parlato di riforme dolorose imposte dai creditori internazionali che hanno comunque portato a un miglioramento del welfare del Paese, provocando però allo stesso tempo problemi di deficit e disoccupazione.

Il piano

La scarsa disponibilità di posti di lavoro è il nodo principale per il governo greco: gli effetti della crisi, che hanno colpito in modo particolare i piccoli risparmiatori, non hanno risparmiato nemmeno le imprese con conseguente ripercussione sull'occupazione, scesa sensibilimente, e sulla migrazione di giovani greci verso altri Paesi. Il piano post-crisi, compe spiegato dall'ente di statistica Elstat, intende portare il tasso di disoccupazione dall'attuale 19,5% (dati fermi a maggio) a una progressiva diminuzione (già in ribasso, considerando le soglie del 28% toccate cinque anni fa), portando allo stesso tempo il rapporto tra deficit e Pil a una percentuale inferiore al 170% di disavanzo. Fondamentale anche la risalita del mercato interno (almeno alle soglie del 3%) che, al momento, cresce meno dell'export (5% annuo).

A ogni modo, per il governatore Stournaras “non si deve tornare indietro” sugli impegni presi con i creditori nel corso dei tre 'bailout', perché “se c'è una forte turbolenza internazionale, sia in Italia, sia in Turchia, o nell'economia globale, noi affronteremo difficoltà a rivolgersi ai mercati, dato che il coefficiente di sensibilità dei titoli di stato greci resta alto”. Un forte impulso, nonostante le difficoltà portate dall'emergenza incendi nell'Attica, arriverà dal turismo: previsto, infatti, il tetto record di 30 milioni di visitatori nel 2018.