La Corte Suprema blocca l’asylum ban

Ennesima batosta per il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Infatti, i giudici della Corte Suprema hanno respinto la richiesta dell'amministrazione di poter effettuare immediatamente la politica che vieta l'asilo ai migranti che attraversano il confine con il Messico illegalmente. Il Governo aveva descritto l'asylum ban – questo il nome del provvedimento – come un modo per poter affrontare la crisi migratoria alla frontiera, ma nei mesi scorsi, aveva già ricevuto diverse bocciature da alcuni giudici federali. In pratica, la Corte Suprema ha confermato le sentenze dei tribunali inferiori. All'interno della Corte, il voto decisivo è stato quello di John Roberts, nominato dal presidente George W. Bush nel 2005, che si è schierato con l'ala liberal dei togati per dire no a Trump. 

L'asylum ban

Lo scorso 9 novembre, Trump aveva firmato un simile ordine esecutivo nel tentativo di fermare il flusso di migranti provenienti dai Paesi del Centro America. Era, quello, uno dei mesi più difficile per quanto riguarda l'immigrazione clandestina verso gli Stati Uniti. Migliaia di migranti, proprio sotto le elezioni di midterm, avevano cominciato a marciare verso i confini con gli Usa, tanto che Trump fu costretto a schierare l'esercito. Contro “l'asylum ban” si erano immediatamente schierati i gruppi per i diritti umani che avevano portato la questione di fronte al tribunale di San Francisco che si era pronunciato a loro favore.