Kurz: “Reagiremo alle decisioni di Berlino”

Non conosciamo ancora la linea del governo tedesco” ma, “se accadrà quanto è stato detto” nell'accordo tra Cdu e Csu sui centri di transito e i respingimenti dei migranti, “altri Paesi come l'Austria dovranno reagire di conseguenza”.Così il cancelliere austriaco, Sebastian Kurz, intervenendo in un dibattito all'Europarlamento.

Difesa delle frontiere

Dopo l'accordo tra Angela Merkel e Horst Seehofer a Berlino, il governo austriaco ha annunciato stamattina l'intenzione di proteggere la frontiera a Sud. Kurz ha comunque promesso di “battersi” per fare in modo che “nel medio-lungo periodo l'Europa senza frontiere interne e con frontiere esterne sicure” torni a essere “a disposizione di tutti“. 

Salvini

Sul punto è intervenuto anche Matteo Salvini. “Io sono per i confini aperti, nella legalità – ha detto il ministro dell'Interno italiano -. Se l'Austria vuole fare controlli, ha tutto il diritto di farlo. Noi faremo lo stesso e a guadagnarci saremo noi, perché sono più gli altri a venire da noi che non viceversa. Ad ogni modo oggi chiamo il ministro austriaco”. In ogni caso, ha aggiunto, “l'Austria nella sua decisione fa riferimento più che altro alla Germania, al confine tra quei due Paesi, e non a noi”,

Verso la crisi

Secondo il capogruppo dei Socialisti e Democratici dell'Europarlamento, Udo Bullmann, l'accordo del governo tedesco che potrebbe spingere Vienna ai controlli alla frontiera con l'Italia, è “una crisi europea che avrà effetto domino”. Bullmann ha denunciato la volontà del governo di Vienna di “militarizzare” la frontiera. “Il mio gruppo dice no a questi sviluppi anche in Austria”, ha detto, “chiedo di smilitarizzare le frontiere”. Secondo il capogruppo dei S&D, “la balcanizzazione dell'Europa è un errore”. Bullmann ha accusato Kurz e il suo governo di fare una “politica del terrore” e di “istillare la paura gli uni contro gli altri”.