Khamenei pessimista sui colloqui con l'Ue

Ali Khamenei, massima autorità spirituale iraniana, è pessimista sull'esito dei colloqui di Teheran ai quali parteciperanno i Paesi europei con l'obiettivo di salvare l'accordo sul nucleare dopo l'uscita degli Stati Uniti decisa da Donald Trump

Dubbi

A sostenerlo è l'agenzia di stampa iraniana Fars, che cita le dichiarazioni di Ali Akbar Velayati, il consigliere per la politica estera di Khamenei. “Dubito che i colloqui con gli europei saranno fruttuosi, spero che vedremo buoni risultati, ma dovremo diventare autosufficienti“, ha detto il collaboratore dell'Ayatollah.
Martedì, il ministro degli Esteri iraniano Mohammad Javad Zarif ha incontrato a Bruxelles i suoi colleghi di Francia, Regno Unito e Germania, oltre all'Alto rappresentante per la politica estera e di difesa comune dell'Unione europea, Federica Mogherini, con cui ha parlato della possibilità di mantenere l'accordo nucleare.

Accordo a rischio

Zarif èstato impegnato negli ultimi giorni in un tour diplomatico che lo ha portato anche in Cina e in Russia, dove ha incassato l'assenso di Mosca e Pechino alla salvaguardia del Jcpoa, il Joint Comprehensive Plan of Action, ovvero l'accordo sul nucleare iraniano. L'intesa èstata firmata a Vienna nel 2015 da Iran, Cina, Francia, Russia, Regno Unito, Stati Uniti, Germania e Unione europea. L'8 maggio Trump ha ritirato Washington dall'accordo, imponendo nuove sanzioni contro Teheran e concedendo dai tre ai sei mesi alle aziende che operano nel Paese per ritirare i propri investimenti se non vogliono subire misure punitive che ne limitino l'accesso al mercato statunitense. Questo danneggerà l'economia iraniana e metterà un freno al suo sviluppo, in particolare del settore petrolifero, quello da cui Teheran riceve le maggiori entrate. La decisione di Trump è stata criticata da tutti i contraenti dell'accordo. Francia, Regno Unito e Germania hanno esortato gli Stati Uniti a non prendere provvedimenti che rendano la vita più difficile per altri Paesi che ancora vogliono aderire all'intesaa nucleare iraniano. L'Unione europea ha fatto sapere che intende preservare l'intesa e anche Russia e Cina vogliono rispettare l'accordo.