Kabul, kamikaze a un matrimonio: è un massacro

Almeno 63 morti e un bilancio che parla anche di 182 feriti, alcuni dei quali gravi: una vera e propria strage quella messa in atto da un gruppo di kamikaze che, nella giornata di ieri, si sono fatti saltare in aria durante una festa di matrimonio a Kabul, uccidendo, secondo le autorità, esclusivamente dei civili. Si tratta di uno dei più cruenti attentati ai danni della popolazione nell'ultimo anno anche se, in una nota diffusa via web, i talebani avrebbero negato di essere responsabili dell'attacco, circostanza che differenzia l'attacco dagli ultimi operati nella capitale, rivendicati dal gruppo. Secondo quanto riferito dal ministro dell'Interno afghano, Nusrat Rahimi, nel locale interessato dall'esplosione, situato nel centro commerciale Dubai City, c'erano in quel momento 1200 persone: ad agire sarebbero stati un numero imprecisato di persone, una delle quali avrebbe innescato la sua cintura esplosiva in un punto vicino all'area riservata ai bambini.

Clima teso

Stando al ministro Rahimi, il bilancio dei morti potrebbe salire ulteriormente, rendendo agitato il clima in Afghanistan alla vigilia di un'importante giornata di trattative tra gli Stati Uniti e la rappresentanza talebana che, nel frattempo, ha espresso la sua condanna per questo tipo di attacchi. E' il secondo attentato, a Kabul, in poco più di due settimane, visto che l'ultimo in ordine di tempo risale al 7 agosto scorso, quando un'autobomba è esplosa in un sobborgo della zona ovest della capitale, uccidendo 14 persone e ferendone 145, perlopiù donne. Anche in questa occasione, hanno riferito fonti del Ministero dell'Interno, fra le vittime vi sarebbero molte donne e bambini.

Un Paese in crisi

Via Twitter, è arrivata anche la condanna del presidente Ashraf Ghani, il quale ha definito l'attentato “un crimine vigliacco contro il nostro popolo: come è possibile addestrare un essere umano e ordinargli di farsi saltare in aria a una festa di matrimonio?”. Il clima dell'Afghanistan sotto la presidenza Ghani, a ogni modo, continua a restare incerto, visti i recenti attentati che hanno accompagnato le trattative di pace in corso e che vedono la partecipazione sia di una delegazione americana che dei talebani. Nel Paese, però, agiscono anche numerosi gruppi terroristici, tra i quali il Netwok Haqqani ma anche alcune bande di miliziani legate al Daesh, quasi tutti responsabili di attacchi direttamente sul territorio di Kabul. Per quanto riguarda il massacro del Dubai City, la rivendicazione è arrivata alcune ore dopo, diffusa tramite i canali di comunicazione dei miliziani Daesh.